Ecco Emiglia, la cameriera robot che fa divertire grandi e piccini
la novità
Si chiama Emiglia ed è la nuova cameriera robot arrivata a sorpresa al ristorante cinese giapponese “Sakura” nella centrale galleria Leon Bianco. Appena arrivato il robot, costo circa 5 mila euro, è già una celebrità, soprattutto tra i bambini che la osservano estasiati tra i tavoli. Controllata attraverso un tablet, segue il percorso fino ai clienti seduti e dà il benvenuto, saluta, in più lingue tra le quali italiano, cinese, inglese, porgendo delicatamente le varie portate. La titolare del Sakura, la simpatica Chiara, come tutti la conoscono, gestisce il locale assieme al marito e al personale affiatato che cucina specialità giapponesi e cinesi. Tutti orientali, tranne un ragazzo, Fabio, che abita sul litorale.
«Abbiamo deciso di chiamare il robot Emiglia», spiega la titolare, «perché ricorda il primo robot giocattolo che si chiamava appunto Emiglio. Per noi è un esperimento, ancora non conosciamo bene tutte le sue funzioni e potenzialità, ma diciamo che ha avuto molto successo soprattutto tra i piccoli e non escludiamo che un giorno ne possano arrivare anche altri». A Jesolo si era parlato di futuri locali con i camerieri robot, tanto che c’erano stati degli imprenditori che avevano già preso contatto con ditte specializzate, ma sono stati questi ristoratori che per primi in zona hanno portato a termine il progetto con una cameriera robot già in funzione. Tra il personale non c’è comunque paura che la nuova “assunta” possa essere una concorrente sul posto di lavoro: «È chiaro», dice Fabio, «che il rapporto umano non si può sostituire, il calore delle persone, la disponibilità ed educazione passano attraverso la professionalità ed esperienza di una persona in carne e ossa». Emiglia però è davvero una sorpresa, con i suoi occhi elettronici e le movenze ultramoderne da film sullo spazio. Silenziosa nei suoi tanti percorsi, raggiunge perfettamente i tavoli con le sue braccia tese che sorreggono il vassoio. Anche i clienti adulti ne apprezzano la funzionalità, prendendo direttamente i piatti dal vassoio. —
G.Ca.
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