E spunta il nome di Beniamino Pizziol

E se il prossimo patriarca fosse monsignor Beniamino Pizziol? Impazienza e preghiere in diocesi per i tempi dilatati della designazione del Patriarca. Lo deciderà il Papa, ma non per questo a Venezia sacerdoti e fedeli si rassegnano a dire la loro. La scorsa domenica, in occasione della 32ma “Festa diocesana della famiglia”, Marta Michelotto della commissione per la pastorale degli sposi ha ricordato: «Siamo ancora in attesa del pastore». Le coppie in Basilica erano cinquecento. In Curia corre qualche voce: «La scelta è complessa. E’ difficile rimpiazzare un patriarca imprenditore che ha messo su un’impresa con movimenti significativi di capitali economici. Magari qualcuno ha già detto no a papa Benedetto XVI. La Chiesa veneziana presenta due anime. Geograficamente è divisa, da una parte c’è il centro storico, dall’altra la terraferma. In Vaticano sono in corso le consultazioni su chi mandare perché bisogna favorire questa unità d’intenti fra terraferma e laguna». Le religiose pregano. Suor Letizia dell’ordine di Maria Bambina è sintetica e fiduciosa: «Venezia non è mai stata trascurata, è sempre stata nel cuore dei Pontefici». Si uniscono i religiosi. Lo scorso sabato, durante l’omelia prefestiva, padre Roberto Cracco, parroco della Madonna dell’Orto, ha invitato i fedeli a pregare perché arrivi presto il pastore della diocesi di cui si avverte da tempo ormai il bisogno di presenza: «Se i responsabili del Vaticano pensassero di scegliere una persona di schietto orientamento pastorale piuttosto che perdersi in calcoli politici di altro genere la scelta sarebbe stata sicuramente più rapida. Preghiamo nel Signore perché li faccia smuovere». Con semplicità padre Nicola Riccadona, parroco dei Frari, dice: «Aspettiamo. Ci stiamo accorgendo che una guida pastorale è importante. Stiamo uniti e facciamo comunione. Rispetto all’incarico così recente del nunzio apostolico i tempi sono normali». Infatti il Santo Padre ha nominato lo scorso novembre monsignor Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino. Così a dicembre monsignor Pizziol, amministratore apostolico e vescovo di Vicenza, aveva riferito: «Le consultazioni a livello di diocesi e di conferenza episcopale si sono appena concluse. Il nunzio sta istruendo la pratica per segnalare un elenco di nominativi alla Congregazione dei vescovi che presenterà al Papa una terna di nomi». Ma il Santo Padre potrebbe avviare una procedura straordinaria optando in libertà.
Nadia De Lazzari
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