È diabetico, niente risarcimento

Marano. Amputato dopo l’incidente, Generali non vuole pagare. Scatta la causa
Belluno, 1 febbraio 2006. tribunale di bellunoLa dieta in tribunale
Belluno, 1 febbraio 2006. tribunale di bellunoLa dieta in tribunale

MIRA. Le Assicurazioni Generali incassano regolarmente il premio di un cliente diabetico ma si rifiutano di pagare l’indennizzo dopo che l’uomo ha perso una gamba in un grave incidente stradale. Ora Generali è stata citata in giudizio e dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria. A spiegare la vicenda sono i responsabili dell’infortunistica Studio 3A a cui Gino Rossato si è rivolto per avere giustizia. «Quello che è accaduto è disarmante», spiegano dallo Studio 3A, «Gino Rossato il 16 maggio del 2011 a seguito di un incidente stradale avvenuto a Marano di Mira ha perso una gamba. Rossato è titolare di una polizza infortuni contratta con le assicurazioni Generali nel 2007. Ma Generali si rifiuta di pagare l’indennizzo perché il suo cliente è affetto da diabete insulinico, circostanza per la quale la compagnia, se lo avesse saputo, non avrebbe emesso la polizza». Studio 3A nei giorni scorsi con i suoi legali ha citato in giudizio le Generali nell’interesse del suo assistito «in quanto i responsabili delle assicurazioni Generali si rifiutano addirittura di aderire al processo di mediazione della controversia». Secondo Studio 3A, «la situazione è di un’ingiustizia gravissima perché il sinistro non ha nulla a che a vedere con il diabete e il signor Rossato, come da documentazione medica, risulta diabetico dal 2010, pertanto tre anni dopo la sottoscrizione della polizza». Ma le sorprese negative, secondo Studio 3A, non finiscono qui.

«Lo scandalo maggiore», continua l’agenzia, «consiste nel fatto che incredibilmente Assicurazioni Generali non abbia disdetto a oggi la polizza e continua a incassare il premio dal suo cliente beffato». Generali, insomma, incassa i soldi di Rossato per l’assicurazione contro gli infortuni, ma allo stesso Rossato non vuole liquidare il sinistro a causa della malattia insorta dopo la stipula. Il caso è controverso e l’auspicio è che si faccia chiarezza in tempi rapidi. (a.ab.)

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