Due medici in pensione pazienti di Fisioterapia “dirottati” a Jesolo

Fisioterapia depotenziata a San Donà, in pensione due medici e i pazienti dirottati a Jesolo o nelle strutture private come la casa di cura Rizzola. La denuncia pubblica è del segretario provinciale dell Uil, Francesco Menegazzi, sulla scorta delle proteste di molti pazienti che sono stati informati della mancanza di medici. Ma l’Usl 4 assicura che i due medici saranno rimpiazzati e che le procedure sono in corso.
La protesta è nata da alcuni pazienti che avrebbero ricevuto comunicazione in merito al pensionamento dei due medici e la riduzione del servizio direttamente in reparto. Come spesso avviene, la valanga si è progressivamente ingrandita fino a travolgere il reparto nonostante le rassicurazioni. Da febbraio 2020 il servizio ambulatoriale di fisioterapia dell’ospedale di San Donà perderebbe dunque delle pedine importanti perché sono andati in quiescenza il fisiatra dottor Gianni Costanzucci Paolino e il fisiatra dottor Carlo Cini, a febbraio. I pazienti andranno allora trasferiti al reparto di Fisiatria e riabilitazione di Jesolo, che è assurto a polo provinciale di eccellenza. o nelle strutture convenzionate sul territorio. Questa scelta dell’azienda creerà problemi ai pazienti anziani e disabili nonché ai postoperati dell’Ortopedia, come ha spiegato il sindacalista della Uil. Chi potrà si curerà nelle strutture private, favorite da questa scelta, mentre le persone più deboli e bisognose avranno serie difficoltà nelle risposte ai loro bisogno di salute. «Resteranno quattro medici», spiega Menegazzi, «e non più sei e questo comporterà notevoli carenze e il dirottamento dei pazienti in altre strutture, in particolare quelle private. Va bene che l’Usl 4 annuncia nuove assunzioni, ma una cosa è l’assunzione annunciata, un’altra è che concretamente ciò avvenga. E chissà quando».
Gli uffici dell’Usl 4 del Veneto orientale hanno rassicurato i pazienti: «A causa della cessazione dei due medici», spiegano alla direzione generale di piazza De Gasperi, «viene rimodulato il servizio di Medicina fisica riabilitativa solo per le prime visite che verranno comunque garantite per tre giorni a settimana. Rimane invariata la gestione dei pazienti ricoverati, rimane invariata inoltre la presenza della logopedista e verrà garantita l’esecuzione dei trattamenti di terapia fisica già programmati». —
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