Dopo “Fascinosa” una nuova nave per Costa Crociere

Il naufragio al Giglio non ferma gli ordini alla Fincantieri Ma non bastano per dare lavoro a tutti nel cantiere

di Gianni Favarato

MARGHRA

Il naufragio della Concordia all’isola del Giglio non ferma la catena di produzione delle nuove navi da crociera della Costa Crociere, storico «brand» italiano passato sotto il controllo di Carnival, leader mondiale del settore «cruise» – a cui fanno campo anche Cunard, Holland American, P&O – di proprietà del miliardario americano Ted Arison.

Alla Fincantieri di Porto Marghera è quasi pronta Costa Fascinosa, gemella della Costa Favolosa (consegnata l’anno scorso), una lussuosa città del divertimento galleggiante» nave da 114 tonnellate di stazza lorda e un carico di 3.800 passeggeri, più il personale di bordo. Per fine aprile Costa Favolosa sarà ultimata e ai primi di maggio sarà consegnata, come previsto, all’armatore. La prima mini-crociera della Fascinosa è prevista nel maggio prossimo con un itinerario che tocca vari scali nel mare Adriatico e nel Tirreno; è già possibile prenotare on-line i pacchetti promozionali di cinque giorni e quattro notti a bordo, con tariffe che vanno da 470 a 950 euro.

A partire da giugno, si comincerà a costruire una nuova ammiraglia – sempre per la flotta di Costa Crociere – che per ora è identificata solo con una sigla numerica (6203), il nome sarà scelto dall’armatore dopo un sondaggio tra i suoi più fedeli clienti. La 6203 è una nave ancora più grande delle gemelle Favolosa e Fascinosa: 132 mila tonnellata di stazza in grado di ospitare e far divertire 24 ore su 24 ben 4.928 passeggeri più il personale di bordo. Dal punto di vista tecnico, tutte queste navi sono una evoluzione della «Classe Concordia», che fa riferimento proprio alla Costa Concordia (114 mila tonnellate di stazza) costruita alla Fincantieri di Sestri Ponente (Genova) nel 2005, consegnata nel 2006 e naufragata sugli scogli del Giglio lo scorso13 gennaio. Il taglio delle lamiere per lo scafo della nuova nave 6203 è previsto a cominciare da giugno prossimo, con il rientro dalla cassa integrazione degli operai delle officine sospesi dal lavoro dopo il varo, con la prima prova in mare, della Costa Fascinosa. Per martedì prossimo è previsto un incontro tra la rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dei lavoratori e la direzione locale di Fincantieri proprio per definire carichi di lavoro e turnazione della cassa integrazione, che continuerà a interessare metà dei 1.080 dipendenti diretti. Nei cantieri navali di Marghera, infatti, la pianta organica degli occupati e l’organizzazione del lavoro – che coinvolge anche quasi 2 mila dipendenti delle imprese d’appalto che lavorano, soprattutto, all’allestimento degli interni della nave – sono strutturate per avere due navi in lavorazione, una in fase di costruzione dello scafo e l’altra in allestimento per la consegna. Fincantieri ha varato un piano di riorganizzazione interna che prevede un esodo volontario (con incentivi di buona uscita o l’accompagnamento alla pensione) ) di oltre un migliaio di lavoratori, dei quali almeno 185 a Porto Marghera, come prevede l’accordo nazionale siglato da Fim-Cisl e Uilm, ma non dalla Fiom-Cgil che ha in serbo un pacchetto di scioperi. Il sito di Marghera resta l’unico, tra tutti quelli che Fincantieri ha in Italia (Palermo, Ancona, Monfalcone, ecc.) a non aver firmato un accordo aziendale sulla riorganizzazione interna.

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