Donazioni di bici e aste pubbliche il Comune svuota i magazzini

In questi giorni due parrocchie e un’associazione hanno ricevuto le biciclette, per aiutare i bisognosi Nei depositi di Ca’ Farsetti ce ne sono circa 500, molte della quali sono già di proprietà del Comune
Di Francesco Furlan
PD 02/08/2000 GM RESTELLO - DEPOSITO BICICLETTE DAVANTI STAZIONE FS, BICI RUBATE E ABBANDONATE.BORDIN
PD 02/08/2000 GM RESTELLO - DEPOSITO BICICLETTE DAVANTI STAZIONE FS, BICI RUBATE E ABBANDONATE.BORDIN

All’asta o alle parrocchie le tante bici custodite nei depositi del Comune, almeno 500 tra quelle di cui Ca’ Farsetti è già entrato in possesso e quelle - non essendo ancora passato un anno, un mese e un giorno dal ritrovamento - che ancora possono essere reclamate dai legittimi proprietari. Sono le bici messe sotto sequestro dai vigili urbani perché ritenute rubate, o quelle abbandonata per mesi, ad esempio davanti alla stazione ferroviaria, e poi rimosse con l’uso delle cesoie. Perché conservarle nei magazzini quando ci sono realtà che ne hanno bisogno? Così in questi giorni le biciclette sono in fase di consegna - alcune sono arrivate a destinazione, altre lo faranno nelle prossime ore - alle parrocchie San Lorenzo Giustiniani di Mestre, della Resurrezione di Marghera, e alla cooperativa Villa Renata del Lido, che si occupa del recupero dei tossicodipendenti.

«E’ un’iniziativa importante», spiega don Andrea Favaretto della parrocchia San Lorenzo Giustiniani, che alla fine dell’anno scorso aveva scritto al Comune per ottenere alcune biciclette. «Con questi mezzi potremo assicurare un po’ di indipendenza e mobilità a quelle persone che non hanno neppure la possibilità di acquistare un biglietto per il trasporto pubblico. Le biciclette ci sono arrivate nei giorni scorsi, e alcune le abbiamo già assegnate».

Una decina le biciclette che invece sono state assegnate a don Nandino Capovilla, Marghera, che da tempo si occupa di persone in disagio e senza fissa dimora. L’iniziativa era nata con il contributo dell’associazione Maniverso che forniva vecchie biciclette ritirate dai vigili in alcuni comuni veneti. L’associazione però ora si occupa di inviare vecchie biciclette in Sierra Leone e quindi non può più dare le vecchie biciclette alla parrocchia di Marghera. Sono una decina le biciclette destinate alla parrocchia di don Capovilla. Altre, nei prossimi mesi, potrebbero essere donate alle associazioni o alle parrocchie che presenteranno richiesta al Comune. Una prassi che Ca’ Farsetti vorrebbe consolidare. «Avevamo una ventina di bici a disposizione e le abbiamo date a chi ne aveva bisogno e ce le ha chieste. Non appena avremo un inventario più preciso che stiamo facendo», dice l’assessore Simone Venturini, «faremo sapere alle associazioni quante sono le bici che potremo mettere a loro disposizione. Operazione a costo zero che può innescare meccanismi virtuosi».

Già a gennaio, per esempio, aveva l’associazione Speranza onlus di Fossò aveva ottenuto dal Comune di Venezia la cessione, a titolo gratuito, di questi 430 oggetti che compongono un lungo elenco di materiale smarrito e mai reclamato dai legittimi proprietari e diventato di proprietà del Comune. L’associazione della Riviera del Brenta si occupa di 450 famiglie bisognose, nel 18% dei casi italiane. Le biciclette rimanente saranno invece venduta in un’asta che sarà organizzata entro la fine dell’anno. Lo scorso anno, un’operazione simile, aveva permesso di incassare circa 40 mila euro. Ci sono oggetti ritrovati invece che restano nella disponibilità degli uffici di Ca’ Farsetti, ad esempio alcune macchine fotografiche usate per fare i rilievi nei sopralluoghi tecnici.

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