Divieti ai Tir, ecco le telecamere

Da giugno ne saranno attivate 12, entro maggio 2015 altre 37
Di Mitia Chiarin

MESTRE. Saranno 49 gli occhi elettronici che, a regime, vigileranno sul traffico nelle quattro Municipalità di terraferma, per impedire il transito ai mezzi pesanti (portata oltre le 3,5 tonnellate e lunghezza oltre i 7,5 metri) e contribuire in maniera significativa a decongestionare le principali arterie di traffico cittadino. «Un intervento non per fare cassa ma per migliorare la sicurezza della circolazione, anche di ciclisti e pedoni», ricorda l’assessore comunale alla mobilità, Ugo Bergamo.

Le ordinanze che vietano il passaggio dei camion nei centri abitati della terraferma sono tutte di vecchia data, ma disattenderle finora è stato facile. «Sono già in vigore dal 2011 dopo i primi interventi datati 1989; il problema però è far rispettare i divieti. Lo scopo è garantire un reale controllo in corrispondenza di tutti i possibili varchi di ingresso alla città per renderla più sicura per pedoni, ciclisti e automobilisti e per migliorare la viabilità». Attese da anni, ora diventano realtà. Le prime 12 telecamere nere, già installate da Avm, e posizionate nelle zone più centrali di Mestre (viale Garibaldi, via Circonvallazione, via Pasqualigo, via San Donà, via Vallenari direzione Mestre, via Porto di Cavergnago, viale Vespucci, via Forte Marghera, via Sansovino, Terraglio - all'altezza della Motorizzazione civile, Villa Salus, via Gatta), saranno attive da maggio in pre-esercizio e dopo un mese di informazione ai camionisti con la presenza in strada dei vigili, entreranno in regime sanzionatorio dall’ giugno. Chi passa senza autorizzazioni rischia una multa in automatico, come avviene per le Ztl del centro di Mestre, da 84 euro. Finora 800 sono i mezzi rilasciati da Avm per permessi di transito annuali o temporanei. «Stimiamo una evasione nei passaggi di almeno l’8 per cento», dice Loris Sartori, dirigente del settore Mobilità di Mestre, che ha illustrato la novità con il direttore di Avm (Mobilità privata), Franco Comacchio. Il secondo lotto di 18 telecamere sarà installato entro fine luglio e le sanzioni scattano dal 1 settembre. Interessati altri 18 varchi a Marghera, Miranese, viale San Marco. Ecco le zone: Bottenigo, raccordo tangenziale Piazzale Parmesan, via Fratelli Bandiera agli incroci con via Durando, Mezzacapo, Rossarol, Cantore, Benvenuto, Tommaseo, Minotto e via del Lavoratore. E ancora via Pasini, via Lazzarini, via San Donà a Favaro (rotatoria del tram), via Altinia, Miranese con una postazione da Spinea e una all’uscita della tangenziale, via Quarnaro (Gazzera) e viale San Marco. Le ultime 19 telecamere previste saranno osizionate entro maggio 2015.

Interessate via Vallon e via Vallenari, la Triestina, Tessera, via Pasqualigo, la zona tra Chirignago e Zelarino (Asseggiano, Castellana, Selvanese) e ancora via Castellana, all’altezza di Trivignano. Per ottenere i permessi di transito, anche temporanei, ci si deve rivolgere all’ufficio Avm di piazzale Candiani, che valuterà le domande con la Direzione Mobilità. «Le associazioni di categoria sono informate», dice Bergamo. La scelta di intervenire con la videosorveglianza per far rispettare i vecchi divieti è anche il frutto delle battaglie dei comitati contro il traffico pesante. A Campalto la mobilitazione era partita dopo la morte della giovanissima Giulia Abbadir. Tre telecamere anti-tir sono in funzione da anni.

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