Defibrillatori, ecco la mappa salvavita

I dati dell’Asl 12 sui presidi da utilizzare in caso di emergenza: 30 sono per le spiagge. 50 nelle palestre entro dicembre
20051005 - ROMA - HTH - FINANZIARIA: TORNANO LE MICRO-MISURE, FONDO PER DEFIBRILLATORI - Una foto di archivio mostra la manovra di defibrillazione applicata sul nuovo simulatore artificiale medico (Sam) progettato per la simulazione di emergenze e urgenze cardiovascolari presentato da Dies Group e Pfizer nell'ambito del progetto 'Lifecase' che prevede un nuovo percorso di formazione dedicato al medico di base attraverso la tecnologia del paziente-robot, sotto il patrocinio del ministero della Salute. L'emendamento omnibus presentato oggi, 12 novembre 2009, dal relatore Maurizio Saia accanto a quello sulla Banca del Sud, e' un insieme di 'micro-misure'. La Finanziaria, che al momento della presentazione era ''snella'' - senza cioe' micromisure settoriali e norme per favorire lo sviluppo - torna di nuovo ad essere un testo composito. Tra le misure, viene istituito un fondi di 6 milioni in tre anni finalizzato alla diffusione di defibrillatori automatici e semiautomatici.ANSA / DBA
20051005 - ROMA - HTH - FINANZIARIA: TORNANO LE MICRO-MISURE, FONDO PER DEFIBRILLATORI - Una foto di archivio mostra la manovra di defibrillazione applicata sul nuovo simulatore artificiale medico (Sam) progettato per la simulazione di emergenze e urgenze cardiovascolari presentato da Dies Group e Pfizer nell'ambito del progetto 'Lifecase' che prevede un nuovo percorso di formazione dedicato al medico di base attraverso la tecnologia del paziente-robot, sotto il patrocinio del ministero della Salute. L'emendamento omnibus presentato oggi, 12 novembre 2009, dal relatore Maurizio Saia accanto a quello sulla Banca del Sud, e' un insieme di 'micro-misure'. La Finanziaria, che al momento della presentazione era ''snella'' - senza cioe' micromisure settoriali e norme per favorire lo sviluppo - torna di nuovo ad essere un testo composito. Tra le misure, viene istituito un fondi di 6 milioni in tre anni finalizzato alla diffusione di defibrillatori automatici e semiautomatici.ANSA / DBA

MESTRE. Tenere aggiornata la mappa non è facile, anche perché, e per una volta vale la pena di dire per fortuna, si sta estendendo la coscienza che un dispositivo salvavita è utile sia in spazi pubblici che in luoghi privati, come alberghi, campeggi, strutture sportive. Ed è un dono che si può fare alla città.

Parliamo dei Dae, i defibrillatori automatici esterni. Posizionati in strade, piazze, uffici pubblici, spiagge, alberghi, palestre possono contribuire a salvare la vita di chi è in preda ad un infarto. In via Palazzo venerdì ne verrà installato uno, messo a disposizione da una azienda (vedi articolo a fianco, ndr). Ma come trovarli? L’Asl 12 ha realizzato da alcuni anni una mappa dei punti del territorio veneziano dove sono presenti i defibrillatori in teca da utilizzare in caso di emergenza. Una mappa che si sta riempiendo di cuori rossi, così vengono indicati i defibrillatori, che aumenta la speranza di riuscire a rendere la nostra città una zona “cardioprotetta”.

Sono saliti a 144 i punti già mappati dall’Asl 12 a cui si stanno per aggiungere, in provincia di Venezia, 50 dispositivi che vengono installati entro la fine di dicembre nelle palestre, grazie ai contributi che varie associazioni sportive hanno ottenuto dalla Regione Veneto con uno specifico bando. Ogni associazione ha ottenuto un contributo di circa 300 euro per acquistare un dispositivo. E poi ci sono 30 altri impianti, stagionali, attivi d’estate negli stabilimenti balneari: 25 nel litorale del Cavallino, 5 sulle spiagge del Lido di Venezia. Nel centro storico di Venezia si contano 68 defibrillatori. Di questi 9 sono in teca esterna verde; una decina sono posizionati nelle sedi sanitarie dell’Asl 12 e una quindicina invece in uffici pubblici, dalle sedi di Regione, Comune, agli impianti Veritas o i musei veneziani. E poi più di 30 sono negli alberghi grazie all’impegno dell’associazione veneziana albergatori di questi anni. Nell’estuario se ne sono 32 di cui 14 in teca verde esterna. In terraferma si è arrivati a quota 44 con 16 in teca esterna verde e 3 itineranti. I defibrillatori da utilizzare in caso di emergenza si trovano in piazza Ferretto, all’affaccio di galleria Barcella, in Corso del Popolo all’altezza dell’hotel Ambasciatori e del vicino hotel Delfino, in case di riposo di Carpenedo e Zelarino. Ma negli ultimi mesi ne sono stati installati altri, sempre nelle teche verdi. Li si possono trovare in piazzale Donatori di sangue, di fronte a villa Querini, davanti ai vigili urbani di Zelarino, davanti all’ingresso della chiesa di San Giorgio a Chirignago, su via Miranese. E poi davanti alle scuole di Dese, a Quarto d’Altino. La mappa della città cardioprotetta è anche visibile online, sul sito http://www.healthvenice.com (che pubblichiamo, ndr) ma dall’Asl 12 ci viene spiegato che l’aggiornamento è ora in corso.

Un cittadino per saper affrontare al meglio l’emergenza, aiutando una persona in preda ad un infarto, deve sempre contattare il 118 e la centrale del Suem fornirà subito le indicazioni per trovare il defibrillatore più vicino. L’importanza di tenere aggiornata la mappa consente quindi di gestire al meglio queste emergenze, inviando dalla centrale del 118 una ambulanza e un medico sul luogo del malore in atto e aiutando contemporaneamente il soccorritore ad utilizzare correttamente il defibrillatore per un efficace intervento salvavita. In questi anni, grazie anche alle campagne e alla solidarietà, tante associazioni ed enti hanno ampliato la rete acquistando defibrillatori (in media il costo è sui mille euro) o installandoli in modo indipendente. Comunicarne la collocazione all’Asl 12 contribuirà ad ampliare, aggiornare e migliorare la mappa della città salva-vita e il lavoro del Suem .

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