Da prima donna gondoliera a madre di tre figli in difficoltà

VENEZIA. Nel 2009 a 25 anni è diventata famosa in tutto il mondo per aver rotto secoli di tabù, guadagnandosi il titolo di prima donna gondoliera in laguna. In quegli anni Giorgia Boscolo era una star. Grazie a lei la strada per la parità di genere è stata aperta e grazie a lei altre donne ci hanno provato. Purtroppo però quel momento è durato poco e quella felicità si è frantumata in pochi anni, tanto che ora è alla ricerca disperata di un aiuto per trovare una casa. «Ho tre figli di 12, 14 e un anno e mi vogliono sfrattare» racconta oggi a 34 anni «Un incidente in autobus mi ha provocato la lesione di tendini e muscoli, non ho più potuto lavorare e per la prima volta ho urgente bisogno di aiuto».
La storia che porta alla richiesta attuale comincia nel 2004, quando con il suo ex marito compra una casa a Marghera. «Potevamo permettercelo, lavoravamo entrambi» spiega. «Abbiamo fatto un mutuo e tutto filava liscio, fino al 2012, quando ci siamo separati». Da qui iniziano le difficoltà: «Io pagavo la mia parte di mutuo, ma il mio ex marito ha iniziato a non pagarla. A un certo punto nel 2016 ho dovuto fare una scelta: o davo da mangiare ai miei figli o pagavo il muto». Con tre bambini e nessun aiuto la rata diventa insostenibile. La banca decide così di pignorare la casa e, lo scorso settembre, le comunicano che la metteranno all’asta il 26. Qualcuno la compra a scatola chiusa e il 28 si presenta l’ufficiale giudiziario, dicendole che deve andarsene. «Attualmente ho un compagno, che ha un figlio anche lui» spiega «Ma il suo reddito è di quasi 12 mila euro all’anno. Abbiamo partecipato al bando del Comune, ma ieri ci hanno esclusi perché il minimo di reddito è 13 mila euro. Ma come faremo?». Boscolo spiega che quella che gli assistenti sociali possono offrirle ora è una situazione tampone. «Mi hanno detto che possono darci un contributo economico per l’affitto» prosegue. «Ma non trovo nessuno che ci faccia un contratto e siamo disperati. Mi sono rivolta al Comune, mi hanno detto che possono fare solo questo. L’ufficiale giudiziario mi ha detto che la prossima volta cambierà la serratura» conclude: «E noi dove andiamo?». —
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