Da Favaro a piazzale Roma, il tram a Venezia nel 2014

di Roberta de Rossi
VENEZIA - Favaro-Piazzale Roma, passando per viale San Marco e il cavalcavia di San Giuliano: Venezia avrà il suo tram nella primavera del 2014, ma già a dicembre 2013 i lavori saranno conclusi. Poi ci vorrà qualche mese per l’avvio dell’esercizio. Un anno prima - fine lavori autunno 2012, entrata in servizio primavera 2013 - per il completamento della linea originaria tra Favaro e Marghera.
Se in quest’ultimo caso sono state le vicissitudini del sottopasso ferroviario - con cedimenti e liti giudiziarie con le imprese al lavoro - a ritardare l’opera, per la tratta veneziana è stato il nodo del passaggio sul cavalcavia di San Giuliano quello da sciogliere e che ha trascinato l’impasse per mesi. «Assolutamente risolto», puntalizza l’assessore Ugo Bergamo, «dal momento che l’Anas, che ne aveva la proprietà, ha accettato di declassare la strada da statale a comunale, permettendoci così d’intervenire direttamente».
Ieri, sindaco Orsoni, assessori alla Mobilità (Bergamo) e Lavori pubblici (Maggioni), presidente (Stifanelli) e progettisti di Pmv, schierati a Ca’Farsetti per l’ideale taglio del nastro del via ai lavori sul Ponte della Libertà, con i primi interventi per la posa dei pali elettrici di alimentazione lungo i 7 chilometri che da piazzale Roma - la fermata sarà assestata accanto a quella del people mover - porterà i passeggeri fino in viale San Marco e verso Favaro. Costo della tratta, 16 milioni di euro.
«E riteniamo che non sarà necessario neppure un euro in più», tranquillizza il presidente Pmv, Antonio Stifanelli, «la posa vera e propria dei binari avverrà nel corso di due estati, perché le resine dove vengono affondati necessitano di una certa temperatura per solidificarsi».
Il progetto prevede la realizzazione di due corsie - lungo la laguna in entrata a Venezia, accanto al ponte ferroviario in uscita - ad utilizzo promiscuo, tra il tram e le automobili.
«Del tutto infondate le critiche di quanti hanno adombrato problemi di tenuta del nuovo tunnel d’uscita dal garage comunale», chiarisce l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni, «le nuove tecnologie permettono di affondare i binari su trincee non più di 28 cm come avvenuto a Mestre, ma di soli 15 centimetri, senza problema per i nuovi interventi di viabilità realizzati a piazzale Roma». In uscita da Venezia, i binari «salteranno» la rotonda, grazie all’installazione di un semaforo dedicato.
E i collegamenti con il parco tecnologico Vega e San Basilio?
«Siamo qui per parlare dei fatti concreti», risponde il sindaco Orsoni, «mantenendo il nostro impegno di portare il tram a Venezia entro il 2014. Continuiamo a coltivare l’obiettivo di un nuovo tracciato che attraversi anche l’ex Zona Industriale, ma vedremo nei prossimi mesi. Per il momento, è importante essere riusciti a superare con successo il problema dello snodo diSan Giuliano - e ringraziamo anche l’assessore Chisso per l’aiuto - e portare finalmente il tram a Venezia: per questo abbiamo i fondi certi». «L’obiettivo è arrivare a San Basilio», prosegue l’assessore Bergamo, «ma si tratta di raggiungere l’intesa sul percorso con la sovrintendenza e la magistratura: credo che si sia vicini a trovare l’intesa.Quanto alvega continuiamo a lavorare: è sempre stata un’ipotesi di linea supplettiva, non sostitutiva a Sangiuliano». L’idea, infatti, è quella di proseguire la corsa dei vagoni nel varco tra il garage San Marco e gli edifici della nuova Cittadella della Giustizia.
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