Corre in barca, minaccia di morte passanti e agenti

VENEZIA. Prima ha minacciato di morte - «Vengo a casa tua e ti taglio la gola» - un veneziano che dalla riva gli aveva gridato di rallentare, dopo averlo visto sfrecciare in Rio Marin ad alta velocità. Poi, non solo ha inveito con altre minacce contro i quattro poliziotti delle Volanti intervenuti dopo la chiamata al 113 dei passanti - «Ve masso tuti e quatro...ve spaco i ossi...avete una famiglia da mantenere, andate a casa che vi ammazzo» - ma ha anche tentato una pericolosa fuga in barca, sempre ad alta velocità, facendo temere agli agenti che andasse a schiantarsi. Infine, non pago, una volta raggiunto nuovamente dalla Volante, ha ingaggiato una colluttazione con un agente, colpendolo con pugni.

Un pomeriggio di follia ad alto tasso alcolico - quello di venerdì, lungo il canale di Santa Croce - per il trentenne veneziano Luca Costalonga, che gli è costato una notte agli arresti e un processo per direttissima.

Ieri, il giudice Marco Bertolo ha convalidato l’arresto dell’uomo - che una volta recuperata la lucidità, ha lungamente chiesto scusa, in ogni modo - ed ha respinto la richiesta di custodia cautelare avanzata dalla Procura, spiegando che «i fatti commessi - pur piuttosto gravi - siano il frutto di un sopravvenuto abbassamento dei freni inibitori dovuto al consumo eccessivo di bevande alcoliche». Il giudice ha anche concesso il patteggiamento della pena. Il procuratore onorario Riccardo Palma e l’avvocato difensore Renato Alberini hanno quindi trovato l’accordo: 8 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, previo svolgimento di cinque mesi (300 ore), di lavori socialmente utili non retribuiti. L’uomo dovrà inoltre pagare 4700 euro per le violazioni amministrative commesse. —

R.D.R.

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