Controlli anti cani, sette multe 15 guardie zoofile in città

Un raid anti cani. Una quindicina di guardie zoofile volontarie, coadiuvate dai carabinieri, hanno controllato qualche giorno fa la città a caccia di infrazioni. Sette alla fine le multe inflitte, tutte perché il cane non era al guinzaglio. Molti i commenti positivi, perché un intervento era stato sollecitato nell’area di Sant’Elena, dove spesso cani di grossa taglia circolano senza guinzaglio nel parco dell’isola. Ma anche qualche lamentela. «Quello spiegamento di forze era eccessivo», si lamenta un anziano, «alla fine hanno colpito noi veneziani proprietari di piccoli cani». «Stiamo intensificando la vigilanza per il rispetto dei regolamenti comunali e veterinari», spiega Andrea Zamengo, guardia zoofila volontaria dell’Oipa, associazione riconosciuta dalla Prefettura. Il regolamento in vigore prescrive infatti l’obbligo per i padroni di cani nel centro storico di tenere gli animali a guinzaglio e di avere a disposizione la museruola. Un obbligo che non distingue però fra piccoli animali e cani di grossa taglia.
Altri controlli seguiranno, annunciano le guardie. Compreso quello sull’obbligo di chip, la piastrina identificativa che è necessario inserire sottopelle all’animale. «Eccessivo», si ribella un proprietario di cane di piccola taglia. Dovremo far valere i diritti dei nostri animali».
È in corso anche un censimento delle colonie feline in terraferma. E anche qui per i gatti selvatici si pensa alla possibilità di introdurre un chip. «Per controllare la popolazione», dicono le guardie. Diverso il discorso in centro storico, dove i gatti sono quasi scomparsi, ad eccezione di quelli domestici. Campagne di sterilizzazione o altro hanno prodotto una sensibile riduzione della popolazione felina. Con il parallelo aumento dei topi, attirati dal sempre maggiore quantitativo di immondizia prodotta soprattutto da turisti ed esercizi pubblici. I gatti a Venezia, come i cani, sono soltanto domestici, e sono tanti, alcune migliaia. Ma i proprietari di gatti non sono affatto di questo avviso. (a.v.)
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