Condannati per la serra di marijuana in casa

Due anni e nove mesi a Massimiliano Realini e 20 mesi alla moglie Kristina Mikulic

DOLO. Avevano una serra in camera da letto con decine di piante di marijuana e hashish: ieri marito e moglie, entrambi operai residenti a Dolo e pregiudicati, sono stati processati per direttissima, rifiutando il patteggiamento e scegliendo il giudizio abbreviato. La giudice Irene Casol ha condannato Massimiliano Realini, 40 anni, a due anni, nove mesi e venti giorni e al pagamento di 5.000 euro, mentre la consorte Kristina Mikulcic, 26 anni di origini croate, a un anno e otto mesi e 3.000 euro.

I fatti risalgono alla metà di dicembre. La coppia era stata arrestata dai carabinieri di Dolo con l’accusa di produzione ai fini dello spaccio di stupefacenti al termine di un’indagine durata alcune settimane. Nei sei mesi precedenti al blitz dell’Arma, Realini e Mikulcic avevano organizzato una serra in appartamento per la coltivazione della marijuana.

I carabinieri avevano tenuto sotto controllo non solo i movimenti da e per l’abitazione, ma anche il consumo di energia elettrica dello stesso appartamento: nell’ultimo periodo, infatti, le bollette erano arrivare a cifre considerevoli a causa del consumo delle lampade necessarie per far crescere rigogliose le piante di marijuana. Prima era stato fermato Realini mentre stava rientrando a casa, poi era scattata la perquisizione durante la quale era stata scoperta la moglie che stava cercando di sbarazzarsi delle piante. Erano stati trovati diversi grammi di marijuana essiccata e di hashish, oltre che migliaia di euro in contanti. Ma la vera scoperta era stata fatta dai carabinieri nella camera da letto della coppia: dietro l’armadio, ben nascosta, era stata allestita una serra con 19 piante di marijuana e il necessario per la coltivazione. L’ulteriore perquisizione aveva permesso di scovare in cantina un locale ricavato grazie a una finta parete. Qui i coniugi avevano allestito un “solarium” per altre sette piante di marijuana da essiccare. Secondo i militari, i due rifornivano in particolare i ragazzi della Riviera. (ru.b.)

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