Ecco il lupo a Vallevecchia: «È alla ricerca di un habitat»
Il fotografo Panzarin: «In bocca aveva la zampa di un capriolo». Le reazioni: «Avvistamento non certo frequente, ma niente paura»

Un lupo si spinge fin quasi al mare. È la prima volta. Crescono i timori per chi, nel comprensorio della Brussa, possiede ancora delle bestiole da cortile. Per l’esperto naturalista Giosuè Cuccurullo la discesa del lupo fino a qui era solo questione di tempo.
«La scorsa primavera – ricorda Cuccurullo – c’erano stati degli avvistamenti vicini a Bibione. In realtà però quell’animale era un cane, poteva somigliare da vicino a un lupo. Nel caso della Brussa, invece, l’avvistamento è davvero autentico». L’animale, tipico delle montagne, è stato visto esattamente il 5 dicembre da un fotografo amatoriale di Torre di Mosto, Maurizio Panzarin, che subito ha collaborato con i carabinieri della stazione forestale. «Non potevo credere ai miei occhi – ha spiegato il fotografo torresano – non avevo mai visto un lupo da così vicino».
Impossibile si trattasse di una volpe, la cui presenza è invece assidua in laguna di Caorle. «No, per le caratteristiche è un lupo, più grosso di una volpe. All’inizio sembrava fissarmi - continua Panzarin - ma io l’ho fotografato a debita distanza. In bocca aveva una preda. Ho riguardato più volte la foto: era la zampa di un capriolo». Certo, trovarsi di fronte a un lupo non deve essere un’esperienza molto simpatica. Ma a Brussa, Castello, Villaviera e nei vicini territori di Portogruaro e San Michele si può avere paura del lupo? «Ma quale paura – sorride Leonardo Milan, titolare del ristorante di Brussa Gli Alberoni – qui tutti parlano del lupo, ma nessuno ha paura. E soprattutto, nessuno lo ha ancora incrociato. Dove può essere? Sicuramente a Vallevecchia».
Finora nessuno, di notte, ha sentito ululare. I lupi per trovare il proprio habitat, la zona in cui sostare, compiono viaggi di molti chilometri. «Seguono il corso dei fiumi – ha spiegato il presidente di Legambiente Veneto orientale, Maurizio Billotto – vanno alla ricerca del loro habitat, di una zona da conquistare. E quella zona diventa off limits per gli altri animali». —
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