Conclusa la bonifica alla Margotti

Lavori quasi conclusi alla scuola dell’infanzia Margotti di Carpenedo, in tempo per l’avvio dell’anno scolastico, giovedì 12 settembre. Durante tutta l’estate i tecnici di Veritas hanno lavorato alla rimozione e alla sostituzione del terreno, inquinato con arsenico, mercurio e idrocarburi policiclici aromatici, inquinanti atmosferici frutto di combustioni passate. Eredità degli anni in cui sul quartiere vennero riversati terreni e scarichi industriali di Porto Marghera. L’intervento, avviato a inizio luglio, ha riguardato un’area di 2.240 metri quadrati. Sventato il pericolo che, nel corso della bonifica dell’area, fosse trovato amianto, come già accaduto in altre aree del quartiere.
Un’ipotesi non troppo remota, che aveva portato il Comune a ipotizzare un piano “B” per il trasferimento dei circa cento bimbi che frequentano la scuola. «Le analisi del terreno hanno confermato gli inquinanti che già avevamo trovato nei carotaggi» spiega Roberto Sinibaldi, responsabile delle bonifiche per il gruppo Veritas, «ma nessuna traccia di amianto, così che abbiamo potuto procedere spediti, e chiudere l’intervento in tempo per l’inizio dell’anno scolastico». I lavori sono consistiti nello scavare, per pezzi, fino a un metro e novanta centimetri di profondità, per poi procedere alla sostituzione del terreno inquinato. Il terreno eliminato dalla scuola è stato in parte inviato a ditte specializzate per la pulitura e la rimozione degli inquinanti, e in parte direttamente in discarica. Il terreno portato alla scuola invece arriva da un cantiere di Favaro Veneto.
Nei giorni scorsi sono stati piantumati i nuovi alberi, una ventina, che sono andati a sostituire i vecchi pioppi. Nell’area del cortile più vicina al parco ci sono ora alcuni carpini, mentre nel resto del giardino cresceranno tigli, querce, aceri e faggi. Sperando che riescano a sopravvivere: l’urgenza di finire i lavori in tempo per la riapertura della scuola ha suggerito di piantumarli, ma va detto che questo non sarebbe il periodo migliore per farlo quindi la speranza è che tutte le piante riescano a superare l’inverno. Nel caso in cui qualcuno non ce la facesse, si procederà alla sostituzione. (f.fur.)
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