Commercio, crisi continua chiudono due ristoranti

Portogruaro. Serrande abbassate fino a settembre all’hotel Spessotto Non riaprirà invece la taverna “Al Boccale”. A rischio tutti i posti di lavoro

PORTOGRUARO. Chiudono due locali storici, di quelli che hanno fatto epoca. Non riapriranno fino a quando non avranno una nuova gestione. La taverna “Al Boccale” di corso Martiri ha già chiuso, il ristorante dell'albergo Spessotto chiuderà a breve, entro fine mese, come confermato dagli stessi proprietari, le famiglie Prataviera e Nosella. A settembre dunque subentreranno nuove gestioni, ma intanto che ne sarà dei dipendenti, in particolare dei sette che attualmente lavorano nell'esercizio pubblico di via Garibaldi, considerato tra i migliori ristoranti del Portogruarese? È una domanda cui nessuno sa rispondere, il loro futuro diventa un dilemma.

L'albergo Spessotto invece continuerà a esistere, e a ospitare nelle 56 camere coloro che intendono trascorrere una notte nel vicino centro storico. Anche lo scorso anno accadde che l'intero complesso Spessotto rimase chiuso per un periodo di ferie; poi a settembre riaprì. Le cose in quest'anno sono comunque cambiate. Decisamente in peggio, se questi sono i risultati. La chiusura di una storica attività commerciale come il ristorante di Spessotto e di un locale per giovani come il Boccale stanno a significare che il depauperamento del centro storico prosegue, inesorabile. I cambi di gestione di queste attività possono essere considerate un ammonimento o un cattivo presagio anche per gli altri commercianti.

Massimo Zanon, leader della Confcommercio del Veneto, albergatore e ristoratore a sua volta, è molto preoccupato. «La tendenza del centro di Portogruaro non è diversa da quella che si registra a Venezia. Proprio così», sottolinea Zanon, «il “sistema paese” sta soffrendo molto, e questi sono i risultati. Anche le spiagge hanno difficoltà. I turisti al mare spendono molto di meno rispetto alle passate stagioni».

Da Spessotto precisano: «Siamo stanchi e anche noi come gli altri dobbiamo staccare la spina, riposarci, le attività resteranno chiuse per un mese», fa sapere Federico Nosella, il proprietario, «il ristorante chiuderà e riaprirà con una nuova gestione a settembre. Non so dire al momento se i 7 dipendenti verranno assorbiti da chi subentrerà».

A Portogruaro la fibrillazione è alle stelle. A complicare le cose sono, per il centro, l'estate che di fatto svuota la città; i lavori di corso Martiri, che rendono più spettrale la zona di sera, e il perdurare della crisi che sta facendo tirare la cinghia a tutti. I propositi di rivitalizzare il centro con iniziative di vario genere (zona 20, manifestazioni e altro) sembrano un’aspirina somministrata a un paziente che soffre di febbre molto alta.

Rosario Padovano

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia