Clinica Htm New Age In caso di complicanze l’assistenza la fa l’Usl
Lavoro in più al Pronto soccorso di Mestre. In cambio di 10 mila euro all’anno l’Usl Serenissima si impegna a seguire dal punto di vista sanitario anche i pazienti della clinica privata Htm New Age, di cui è amministratore Adriano Cestrone, pezzo da novanta della sanità veneta, già direttore generale dell’azienda ospedaliera di Padova, e con incarichi in diverse cliniche e strutture, tra le quali la casa Rizzola di San Donà. Il centro di via Torino è stato aperto all’inizio dell’anno. La clinica New Age comprende una squadra di dieci medici specializzati in chirurgia estetica, angiologia, dermatologia, endocrinologia, ginecologia, chirurgia e scienze della nutrizione. Un centro medico estetico, come aveva spiegato lo stesso Cestrone all’inaugurazione, «che utilizza apparecchiature laser di ultimissima generazione per la terapia e la cura di lesioni vascolari benigne, lesioni pigmentate, eliminazione di tatuaggi decorativi e traumatici, lesioni di tipo cicatriziale, piccola chirurgia dermatologica, epilazione e tutti i tipi di inestetismi fisici, compreso il ringiovanimento dell’apparato sessuale». Se qualcosa dovesse andare un po’ storto, però, ecco che interviene l’Usl. È previsto dalla convenzione sottoscritta nei giorni scorsi. Prevede che per i pazienti sottoposti ad interventi chirurgici al centro New Age, sia garantita «la prosecuzione dell’assistenza sanitaria nei casi in cui, entro le 48 ore successive all’intervento, sia necessario prolungare l’osservazione per sopravvenute complicanze che non rendono possibili il rientro del paziente al domicilio, ovvero nel caso in cui lo stesso fosse già rientrato e necessiti, entro tale arco temporale, di ulteriori cure collegate all’intervento stesso». Il trasferimento dovrà essere a carico del centro privato, e dovrà assicurare la presenza di un proprio medico nella fase di stabilizzazione, medico che dovrà poi rimanere a disposizione dei colleghi ospedalieri. La convenzione prevede anche che il «divieto tassativo» di usare i mezzi del Suem 118 a meno che ovviamente non si tratti di casi di urgenze ed emergenza. I pazienti, recita sempre la convenzione, saranno accolti al Pronto soccorso, dove verranno valutate le condizioni del paziente e, eventualmente, il suo trasferimento in altri reparti. In questo caso «la remunerazione per eventuali ricoveri avverrà secondo le vigenti tariffe regionali». —
F.Fur.
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