Ciclabile, aperti gli ultimi 170 metri per collegare Mestre e Venezia

Ma a Marghera bisogna portare la bicicletta in spalla per fare il sottopasso del Vega e attraversare via Libertà 

MESTRE. Altri 170 metri di ciclabile a sbalzo sulla laguna lungo il ponte della Libertà per andare in bici da Mestre e Venezia. Un prolungamento della passerella ciclabile che con il nuovo tratto diventa la vera alternativa al marciapiede lungo il ponte con le sue curve e strettoie. Ieri mattina la inaugurazione con la pedalata degli assessori Renato Boraso (Mobilità) e Francesca Zaccariotto (Lavori pubblici).

Da venerdì la passerella consente a biciclette e pedoni di raggiungere piazzale Roma e il Tronchetto in maggiore sicurezza. Con una vista bellissima sulla laguna. E tanti hanno subito voluto provarla. Il primo tratto di passerella, realizzato dalle amministrazioni di centrosinistra, terminava in una strettoia e non permetteva lo sbocco sulla strada. «Con quest’opera», ha spiegato Boraso, «mettiamo in sicurezza una parte importante della pista ciclabile a sbalzo lungo il Ponte della Libertà. Si tratta di 170 metri che consentiranno una migliore mobilità, anche con l’uso dei mezzi messi a disposizione dal Comune attraverso il servizio di bike sharing».

sottopasso di Via Paganello -da Tobias Wendl e Tobias Arlt vincitori del titolo olimpico Germania
sottopasso di Via Paganello -da Tobias Wendl e Tobias Arlt vincitori del titolo olimpico Germania

L’assessore parla delle nuove biciclette pubbliche del sistema Movi by Mobike, in affitto usando una applicazione sul telefonino e a flusso libero. I primi risultati sono incoraggianti: all’altro ieri risultavano quasi 2300 corse già effettuate da 426 utenti diversi, con un percorso medio di circa 2 km a corsa. Sono già 218 gli abbonamenti annuali e 46 le corse terminate a piazzale Roma. A Venezia si attende, intanto, il grande bici park al Tronchetto.

La società, spiegano dal Comune, è soddisfatta dei numeri, importanti, se si pensa che le vecchie 70 bici di “Biciincittà”, dismesso dal Comune, venivano utilizzate da 141 utenti attivi su 340 abbonati.

L’intervento sulla pista sul Ponte rientra nel più ampio progetto da 1. 5 milioni di euro dei lavori di collegamento tra via Torino e il parco San Giuliano, interamente finanziati con fondi Pon Metro. Finanziato anche il nuovo ponte sul canal Salso, tra università e Forte Marghera, e il collegamento con viale San Marco. Opere di prossima inaugurazione che aprono nuovi percorsi ciclabili a Mestre.

«Possono sembrare pochi 170 metri», dice l’assessore Zaccariotto, «ma sono fondamentali visto l’uso che i cittadini fanno di questa pista ciclabile e rappresentano un importante servizio per mettere in collegamento due punti essenziali per la mobilità cittadina, consentendo a chi si sposta da Mestre a Venezia di farlo in totale sicurezza. Un’opera attesa che finalmente consegniamo alla città».

Ieri in tanti hanno provato l’esperienza, decisamente bella. Ma alla soddisfazione dell’apertura della passerella a sbalzo fa da contraltare la difficoltà che tanti ciclisti vivono per arrivare a Marghera da via Torino e da qui imboccare la pista per Venezia. Certo occorre portare pazienza visto che in via della Libertà sono in corso per due anni i cantieri da 17 milioni della viabilità fronte Vega con nuove rotatorie e viadotti.

Per chi usa la bici resta poco da fare: il cavalcavia di San Giuliano non si percorre causa presenza del tram (che non può convivere con le bici) e così i ciclisti arrivano in via Paganello e prendono la scalinata del sottopasso per il Vega con la bici in spalla.

Ieri in poche ore hanno fatto la fatica tanti: gli sportivi tedeschi, olimpionici di slittino e in vacanza in Veneto, Tobias Wendl e Tobias Arlt. Stessa sorte per la signora Alice, dipendente comunale; i bengalesi Alam e Barshar. Sempre meglio un poco di fatica piuttosto di lanciarsi nel traffico rischiando la vita. Ma meriterebbero un premio.
 

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