Cibo a domicilio, a Venezia vince il cinese

Venezia. Studio di Just Eat sul food delivery: le donne amano il giapponese, gli uomini le alette di pollo. La tradizione spopola
Cibo giapponese, amato dalle donne
Cibo giapponese, amato dalle donne

VENEZIA. In alcune città, italiane e non, è un must, qui da noi, invece, quella del food delivery è una frontiera tutta da scoprire. Che però sta avendo un'impennata.

A rivelarlo è Just Eat, leader nel mercato dei servizi per ordinare pranzo e cena a domicilio, che ha realizzato la “Mappa del cibo a domicilio in Italia”, censendo 18 città da nord a sud. Obiettivo? Fotografare trend, curiosità e abitudini tra generazionI.

CINESE IN CIMA ALLA TOP TEN CON IL POLLO. A Venezia vince la cucina cinese e cresce la tradizione italiana. I Veneziani ordinano sempre più cibo a domicilio e il digitale sta trainando l'abitudine di scegliere direttamente dallo smartphone cosa mangiare a pranzo o a cena.

VINCE LA TRADIZIONE CON I BIGOI. In particolare, a guidare la crescita a differenza di altre città c’è in cima la passione per la cucina tradizionale italiana (+4%) con uno dei piatti più tipici, i bigoli, che spopolano nelle loro numerose varianti tra cui quella al ragù e quelli alla salsa di noci. Un trend questo che ha preso il posto di altre cucine come l’indiano e altre specialità etniche, meno ordinate a Venezia rispetto allo scorso anno.

MAIALE IN AGRODOLCE. Nella classifica dei top 3 ordini dei Veneziani sul podio si posiziona però la cucina cinese che viene ordinata con preferenza per il maiale in agrodolce, seguita dal pollo con al primo posto le alette di pollo croccanti e dai tipici piatti italiani della tradizione veneta.

IL BACCALA' A PISA E LO SPRITZ A MILANO. Una curiosità riguarda la cucina tipica veneziana perché una specialità come il baccalà è infatti ordinata a domicilio tramite app soprattutto a Pisa, così come lo spritz che impazza negli ordini dei milanesi.

CHI SPENDE DI PIU'. I Veneziani risultano inoltre in linea con le tendenze dei cittadini degli altri 17 comuni coinvolti nell’analisi dal punto di vista delle professioni che ordinano di più, di chi investe maggiormente e delle fasce di età più attive. Impiegati (40%) e studenti (34%) ordinano con più frequenza, seguiti dai liberi professionisti (14%) che sono però coloro che amano variare di più e sperimentare nuovi piatti.

Guardando nel portafoglio, il libero professionista è la figura più disponibile ad investire in un pranzo o una cena ordinata via app a domicilio, con mediamente 700 euro all’anno di spesa, seguito dall’impiegato con 647 euro di spesa, e da chi sta ancora facendo un percorso di studi che spende 378 € avendo una capacità economica inferiore.

Esplorando infine i trend generazionali, si scopre in tutta Italia un’intensa attività di digital food delivery da parte dei Millennials 18-36 (70%) seguiti dalla Generazione X 36-45 (22%) e dagli over 45 (8%). I più adulti si dimostrano però più desiderosi di sperimentare cucine particolari, ordinando cucina giapponese (14%) e cibo asiatico (10%), mentre i più giovani (18-25 anni) amano ancora la pizza a casa (75%) da condividere con gli amici in occasione dello studio, di una serata davanti alla tv o di una festa.

LE DONNE AMANO IL GIAPPONESE. Il mondo femminile ama ricevere a domicilio cibo giapponese (14%), mentre l’emisfero maschile oltre alla pizza che regna sovrana (55%) preferisce scegliere tra oltre 50 cucine di tipologie diverse (12%), in particolare hamburger, etnico, sudamericano e dolci. Le donne sono inoltre più fedeli ai medesimi ristoranti, soprattutto se si tratta di cucine orientali, mentre gli uomini tendono a ordinare cibi sostanziosi per non rischiare di rimanere delusi e a stomaco vuoto.

 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia