Cavallino, imbrattati i tabelloni elettorali con scritte antisemite
Messaggi contro gli ebrei, il Pd e la Nato sui tabelloni elettorali a Ca’ Savio. La condanna della sindaca Nesto e Manildo, candidato presidente in Regione:

"A morte gli ebrei Pd". "Fuori la Nato dall'Italia". A Ca' Savio sono stati imbrattati alcuni tabelloni elettorali appena installati. «Un atto che non è solo irrispettoso, ma colpisce l’intera comunità» commenta la sindaca Roberta Nesto «Abbiamo già provveduto a contattare le ditte incaricate per la pulizia e al ripristino dell’area. Se qualcuno ha visto qualcosa o ha informazioni utili, lo invitiamo a segnalarlo: verificheremo anche le immagini delle telecamere per individuare i responsabili. Rispetto e senso civico sono la base della convivenza».

Le reazioni del PD
Così Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, commenta la scritta: «Un gesto osceno, gravissimo, che colpisce non solo il Partito Democratico, ma i valori fondamentali della nostra comunità».
«Solo poche ore fa – aggiunge Manildo – ero proprio in quella zona per incontri con cittadini, associazioni e amministratori, in un clima di ascolto, confronto e rispetto reciproco. La politica deve tornare ad essere questo: dialogo e proposte, non aggressioni e insulti. Non possiamo accettare che in Veneto si torni a un linguaggio di odio che evoca le pagine più buie della storia».
E conclude: «Serve una condanna unanime. La democrazia vive di confronto civile, non di minacce e intolleranza. Dobbiamo dire con forza che in Veneto non c’è spazio per l’odio».
Monica Sambo, candidata come consigliera regionale del PD: «Condanno con la massima fermezza la scritta comparsa nelle ultime ore a Ca’ Savio, con un messaggio di odio e antisemitismo, che rappresenta un fatto gravissimo e intollerabile.
Davanti a simili episodi non si può restare indifferenti: parole come quelle apparse non sono semplici atti vandalici, ma un attacco ai valori fondamentali della nostra democrazia, alla memoria, e alla convivenza civile».

«L’odio antisemita – continua Sambo - insieme al linguaggio della violenza politica, va respinto senza esitazioni da tutte le forze democratiche. Chiedo alle istituzioni, alle amministrazioni locali e alle autorità competenti di essere presidio attivo di democrazia, promuovendo ogni giorno cultura, memoria e rispetto. È necessario un impegno comune per difendere la democrazia da chi tenta di diffondere odio e intolleranza. La nostra Regione deve essere un luogo aperto, antifascista e solidale, dove nessuno venga discriminato per la propria identità, la propria fede o le proprie idee».
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