Cataratta, una tecnica innovativa

Per la prima volta in Veneto una clinica privata offre la possibilità di sottoporsi a un intervento di cataratta mediante l’utilizzo del femtolaser.
Si tratta di un’innovativa tecnologia che a Torre Eva a Mestre è già stata utilizzata su alcuni pazienti.
È la nuova frontiera nella chirurgia refrattiva, che utilizza un laser pulsato a femtosecondi con luce infrarossa a spots della grandezza di pochi micron e di breve durata, inferiore rispetto ai laser ad eccimeri.
L'azione del laser a femtosecondi determina un trattamento molto preciso con la massima sicurezza legata all'azione non meccanica dell'incisione, al minimo volume di tessuto ablato e dall'altissima riproducibilità dei risultati.
In Italia sono già circa 4mila gli interventi eseguiti con questa tecnologia, la maggior parte in cliniche private di Milano e Roma. A livello pubblico i primi interventi in Veneto sono stati eseguiti negli ospedali di Vicenza e Schio (130 casi), e a Torre Eva da alcuni giorni lo si fa anche in via privata. «In Italia ogni anno sono circa 550 mila gli interventi di cataratta eseguiti con il metodo tradizionale», spiega il direttore sanitario di Torre Eva, Adriano Cestrone (nella foto). «Il fatto che questa nuova tecnica non si sia ancora diffusa è dovuto principalmente al costo della strumentazione, circa 350 mila euro, ma i vantaggi sono evidenti. Si riducono infatti i tempi di recupero, con il paziente che a intervento concluso, dopo pochissimo tempo è già in grado di vedere nitidamente e senza problematiche come il rossore. In pratica il 40 per cento dell’intervento chirurgico sull’occhio viene robotizzato, incisione della cataratta compresa. Logico che è necessario fare esperienza con questo strumento, per i medici, ma i vantaggi non mancano».
La clinica Torre Eva è un poliambulatorio con struttura extraospedaliera di chirurgia che si trova nell’omonima struttura che sorge in via Maderna. A livello di oculistica sono numerosi gli interventi chirurgici che vengono eseguiti e il direttore sanitario Cestrone aggiunge: «Cerchiamo di offrire un’opportunità in più ai nostri pazienti e siamo ben felici di essere diventati i primi, in ambito privato, a utilizzare il femtolaser in Veneto.
La procedura si semplifica, il “trauma” per l’occhio del paziente si riduce con le unità robotiche e perseguiamo il nostro scopo di voler essere sempre all’avanguardia». (s.b.)
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