Caso Fracasso, gli operai bloccano la Brentana

Fiesso. Vertice con l’azienda il 24, anche il sindaco Martellato parlerà con i vertici Trevisan (Fiom Cgil): «Chi ha fatto la fortuna della società ora paga errori altrui»
Di Davide Massaro

FIESSO. Bloccata la Riviera: gli operai della Fracasso scendono in piazza. Incontro ieri mattina con il primo cittadino di Fiesso, Andrea Martellato, per denunciare e trovare l’appoggio di tutta la comunità e le istituzioni della Riviera del Brenta contro quella che definiscono una “barbarie” voluta dai vertici dell’azienda, i fratelli Oreste e Adriano Fracasso e il direttore generale Cristiano Carpin.

Circa settanta lavoratori dell’azienda leader mondiale nella produzione di barriere di sicurezza e profilati stradali e guardrails di via Barbariga a Fiesso assieme ai rappresentanti della Fiom Cgil sono scesi lungo la strada regionale 11, bloccandola. Dopo lo sciopero di tre ore dell’altro giorno e la manifestazione di ieri gli operai sono riusciti a ottenere un incontro, con i vertici della Fracasso Spa, nella sede della Confindustria di Mestre, per martedì 24. Il sindaco di Fiesso, invece, si è impegnato a incontrare l’azienda qualche giorno prima. Gli operai hanno denunciato come da due anni l’azienda abbia ridotto i volumi produttivi per delocalizzare all’estero, nei mercati a basso, in particolare Ucraina e India, la realizzazione dei manufatti. Secondo gli operai la Fracasso Spa inoltre continua a non utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali previsti ma si limita a porre in cassa integrazione, a zero ore, una parte dei 220 lavoratori (tra amministrativi e operai) continuando a effettuare doppi turni in molte linee di produzione.

Infine i vertici aziendali, hanno spaccato il fronte degli operai adottando il “metodo Marchionne”: scorporare la Frame, l’impresa bolognese che produce silos, e annullare la rappresentanza sindacale della Fiom Cgil perché non ha firmato l’ultimo contratto nonostante quest’ultima rappresenti i tre quarti dei lavoratori.

«Le maestranze, gli operai, i tecnici e gli impiegati» spiega Luca Trevisan della Fiom Cgil «sono stati gli artefici dei successi della Fracasso e non sono disponibili a pagare le conseguenze di scelte discutibili e sbagliate che indeboliscono la capacità produttiva e professionale dello stabilimento e riducendo la presa dell’azienda sui mercati. Da due anni non si riescono a comprendere le scelte aziendali e quale sia il futuro e il piano di sviluppo previsto. La Fiom e le Rsu hanno chiesto svariati incontri con la proprietà per discutere la situazione e ricercare assieme le soluzioni ai problemi dello stabilimento di Fiesso ma i vertici hanno sempre negato qualsiasi confronto. Continueremo a batterci per difendere il lavoro e per un piano di ripresa di stabilimento».

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