Casinò, Carlo Pagan in corsa per tornare direttore generale

Ha fatto conquistare quote di mercato a Campione d’Italia la casa di gioco che ora contende il primato a Venezia

Paganini non ripete. Ma Pagan, forse, sì. Chiusi i termini per la presentazione delle candidature nelle società partecipate del Comune, prende corpo un’indicazione clamorosa che riguarda i vertici del Casinò. Il posto di Vittorio Ravà - dato in uscita verso un altro incarico che comunque gli assegnerebbe il sindaco Luigi Brugnaro - alla direzione generale dalla casa da gioco, verrebbe preso da un “cavallo di ritorno” come Carlo Pagan, attuale amministratore delegato dal Casinò di Campione d’Italia.

Pagan - che aveva lavorato in tandem con l’allora presidente Mauro Pizzigati - aveva dovuto lasciare l’incarico con l’arrivo del sindaco Giorgio Orsoni, che aveva voluto al suo posto proprio Ravà. Ma ora si profila la possibilità, appunto, di un clamoroso ritorno in sella di Pagan, anche se le voci circolate in precedenza davano per favorito per il ruolo di direttore generale del casinò di Venezia l’attuale direttore del settore Gioco Stefano Silvestri.

A favore di Pagan giocherebbero i numeri, come rileva anche un’analisi del sito Casinò Gioconews sull’andamento delle case da gioco negli ultimi, difficili, cinque anni: dal 2010 al 2014. Pagan aveva conseguito il record di incassi nella sua permanenza a Venezia tra il 2005 e il 2010, quando però il Casinò «tirava» e la crisi economica e la concorrenza dello Stato e dell’on line non si era fatta ancora sentire. Ma interessante è verificare cosa è successo appunto nei cinque anni successivi, quelli della crisi. Campione ha conquistate 4 punti e mezzo di quote di mercato, passando nel 2014 al 30,50 degli incassi di tutti e quattro i Casinò italiani, mentre Venezia nello stesso periodo ha perso tre punti, scendendo da oltre il 35% a poco più del 32. Sempre secondo lo studio di Casinò Gioconews, tutte e quattro le case da gioco negli ultimi cinque anni hanno perso incassi, ma Campione dal 2009 al 2014 ha perso poco meno di 25 milioni di euro e Venezia invece circa 61 milioni. Ma - ferma restando la perdita per tutti - Venezia avrebbe perso 8 milioni in più del dovuto per la gestione, mentre Campione ne avrebbe incassati 13 in più per lo stesso motivo.

Dai numeri emerge di fatto una “gara” tra il Casinò Campione e quello di Venezia per contendersi il primato degli incassi per il 2015. Una competizione che vede già, dall’inizio nell’anno alla fine di agosto, il sorpasso di Campione su Venezia. Campione fa segnare a fine agosto incassi per euro 62.488 mila con un incremento del 4,8% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, mentre Venezia nello stesso periodo registra incassi per complessivi euro 62.167 mila euro, inferiori di 3 milioni e 750 mila euro da inizio anno e segnando una percentuale negativa del 5,7, per cento. A fine anno pertanto Campione potrebbe scalzare Venezia dopo 15 anni dal primato degli incassi tra i Casinò italiani. E le voci su un ritorno di Pagan in laguna - dopo che a Campione è riuscito anche a far passare i contratti di solidarietà tra i dipendenti per evitare esuberi, con problemi simili anche per Venezia - si alimentano evidentemente anche di questi numeri.

Enrico Tantucci

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