Casa di riposo, niente aumenti un piano dedicato all’hospice

SOTTOMARINA. Nessun aumento delle rette per il 2019, potenziamento del servizio notturno, aumento della sicurezza con l’installazione di nuove videocamere esterne, la nomina del nuovo direttore ed il programma hospice sono tra gli argomenti trattati dal presidente Ortensio Crepaldi e dal consiglio di amministrazione sull’attività svolta dall’Ipab Casson nel 2018 e le prospettive 2019.
Una buona notizia intanto per i 175 ospiti della casa di riposo che non vedranno aumentata la retta che oggi prevede una quota media mensile di 1.600 euro a testa, oltre ad altri 1.500 euro per i costi sanitari coperti da contributo regionale.
«Siamo riusciti a non aumentare la retta», spiega Ortensio Crepaldi, «grazie ad una buona gestione delle entrate. Gli aumenti invece ci saranno per lo stipendio di tutti i dipendenti che verrà adeguato in base a quanto previsto nel nuovo contratto approvato».
Ma tra i principali risultati ottenuti nel 2018 c’è anche il potenziamento del servizio notturno che ora copre tutti i sette reparti con sei operatori notturni e due infermieri.
«È stato un impegno economico non indifferente», ammette il presidente dell’Ipab, «ma lo abbiamo fato volentieri per dare maggiore qualità ai nostri servizi, come pure la riconferma dei 150 pasti che ogni giorno, tranne la domenica (30 comunque sono sempre garantiti) escono dalla casa di riposo».
Nuovo consiglio d’amministrazione in carica da circa un anno ma che ancora non ha un direttore, visto che il candidato che aveva vinto il concorso ha deciso di non accettare l’incarico e prossimamente è previsto un nuovo bando per trovare il sostituto di Pier Giorgio Penzo tuttora direttore ad interim e che comunque rimarrà in organico. Per la sicurezza delle strutture ecco l’istallazione di nuove videocamere per la sorveglianza dell’intero perimetro. Altro punto focale riguarda l’avvio dell’hospice. L’Ipab ha messo a disposizione un intero piano (1.100 metri quadri) del residence Boschetto per 24 posti letto dedicati a questo scopo, ma la palla ora passa alla Usl 3. —
Daniele Zennaro
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia