Casa di riposo di Jesolo la firma slitta a gennaio

Attesa la formalizzazione dell’accordo per la costruzione della nuova struttura Una volta conclusa ospiterà 120 posti letto di cui 30 riservati ai cittadini locali

JESOLO. Slitta ai primi dell'anno la firma dell'accordo per la realizzazione della prima casa di riposo di Jesolo. La città attende ormai da decenni questa opera che risponderà alle esigenze della comunità e soprattutto della popolazione anziana. Si attende solo la formalizzazione del contratto tra la Jesolo Patrimonio e la società "Universiis" di Udine, soggetto specializzato nella gestione di queste strutture in Friuli e che andrà a gestire anche quella di Jesolo. Questi i passaggi previsti. Una volta firmato l'accordo tra i due soggetti, la Jesolo Patrimonio e la società di gestione della casa di riposo, inizieranno immediatamente i lavori per la realizzazione della struttura sui terreni di proprietà del Comune in via Martin Luther King, nell'area che si estende all'incirca davanti all'ospedale di Jesolo di via Levantina. La nuova casa di riposo ospiterà 120 posti letto, di cui 30 destinati solo ai cittadini jesolani, e sarà divisa in due reparti: uno riservato agli autosufficienti che potranno liberamente soggiornare e anche uscire per vivere all'esterno la loro quotidianità, e uno per i non autosufficienti che necessitano invece di assistenza costante per tutto il giorno e la notte. Jesolo attende la prima casa di riposo del territorio che sarà un fiore all'occhiello per l'amministrazione comunale. «Attendiamo la firma», ha spiegato il sindaco, Valerio Zoggia, assieme al presidente della Jesolo Patrimonio, Giuseppe Borin, «e dopo potranno iniziare i lavori che richiederanno circa un anno e mezzo di tempo per vedere completata questa moderna struttura che darà una risposta importante agli anziani e alle persone non autosufficienti che vivono nel nostro territorio». Intanto, nei giorni scorsi è arrivato in visita all'Asl 10 l'assessore regionale ai servizi sociali, Davide Bendinelli, il quale ha anticipato la questione molto discussa delle impegnative per i ricoveri nelle case di riposo. Il problema è oggi che le famiglie non hanno i soldi per pagare le rette e sono in molti a tenere gli anziani in casa. Se la Regione ascolterà le richieste del territorio, in particolare quello del Veneto Orientale, le impegnative, ovvero i contributi regionali, dovranno essere aumentati per consentire il pagamento delle rette anche alle famiglie con disagio sociale e così si potrà dare impulso al settore, visto che sono 350 nel complesso i posti in lista di attesa.

Giovanni Cagnassi

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