Caorle piange la sua Sabina donna solare e piena di vita

La 43enne si era trasferita a Gorizia e lavorava come arredatrice d’interni. Lascia l’anziana madre Adelina e due fratelli, uno musicista e l’altro pizzaiolo 

CAORLE. La tragica notizia della scomparsa di Sabina Trapani, 43 anni, che lascia la madre, una sorella e due fratelli, è arrivata nel primo pomeriggio, mentre Caorle si sta preparando ai festeggiamenti del Corpus Domini, una ricorrenza molto sentita, non solo perché arrivano migliaia di turisti dalla Germania e dall’Austria, ma anche perché si organizza la cerimonia dei petali di rosa a Ca’ Cottoni con tanto di sagra, e nelle parrocchie di Santo Stefano e di Santa Margherita.



Qui è cresciuta Sabina e diverse volte ha partecipato a questi eventi legati alla festività. Inizialmente con la famiglia abitava nella zona di via San Rocco, poi coi genitori e i fratelli si è trasferita in Largo Salvo D’Acquisto, nel cuore del rione popolare, verso la metà degli anni 80’, come numerose altre famiglie di Caorle. Abitava al condominio Pigiama: lo chiamano così perché quando venne costruito fu dipinto a strisce verticali gialle e blu per attirare i raggi solari e alimentare i primi pannelli fotovoltaici comparsi a Caorle.

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Sabina nell’infanzia e nella prima adolescenza è cresciuta qui e frequentava la parrocchia, assieme alla sorella Virna. Dotata di grande senso critico e di una spiccata personalità, si rimaneva contagiati dalla sua simpatia, dalla sua voglia di scherzare e ridere, e accanto a queste doti che la rendevano unica aveva una grande voglia di emergere.

Il piccolo mondo di Caorle le stava un po’ stretto e dopo gli studi ha cominciato a vivere fuori, finché veva trovato la sua città ideale in Gorizia. Negli ultimi tempi lavorava come l’arredatrice di interni: amava disegnare e poi dipingere le pareti delle case dei goriziani.

Ma non aveva mai dimenticato Caorle, i suoi parenti, il suo mondo e ogni tanto tornava. Alcuni amici della classe ’76 la incontravano per strada o al mare e capitava talvolta di ricordare i bei momenti trascorsi assieme. Come quando frequentava la spiaggia nei pomeriggi lunghi e assolati in estate, e la sera solitamente si presentava in parrocchia, nell’oratorio fondato da don Gino Zuccon, che abita tutt’ora qui. Il quadro allora era perfetto.

In parrocchia poi frequentava il gruppo degli altri genitori anche il padre, l’indimenticabile Gennaro Trapani, conosciuto come Gino, scomparso all’età di 80 anni per malattia ai primi di gennaio del 2015.

Più volte Gino Trapani ha partecipato alla Lucciolata per la Via di Natale, manifestazione in corteo che si svolge ogni anno per raccogliere fondi a favore della struttura omonima che ospita i familiari dei malati di cancro che si curano al Cro di Aviano.

La madre di Sabina è Adelina Cristofoli, già cuoca, oggi residente nel rione di Sansonessa dove la sorella Virna, anche lei residente lì, lavorava fino a qualche tempo fa al negozio di elettrodomestici Grandin, punto di riferimento di caorlotti e di turisti.

Ma anche i fratelli di Sabina, più grandi di lei (era la terzogenita) sono presenze molto conosciute a Caorle e nel resto del territorio. Giuseppe è un apprezzato pizzaiolo e ha fatto le pizze prima all’Eleven, all’inizio del centro, e poi in giro per Caorle. L’anno scorso lavorava alla Gondola in viale Santa Margherita e poi quest’anno ha percorso pochi metri e per le sue qualità è stato ingaggiato allo Sporting. E proprio Giuseppe ieri ha scritto un sul suo profilo Facebook : «Da oggi se ne è andato un pezzo del mio cuore». Maurizio, invece, è un apprezzato musicista e tra gli strumenti suona in particolare il contrabbasso. Vive a Fossalta di Portogruaro. Cugini della vittima sono i gestori del noto ristorante pizzeria Postier, in via Antonio Gritti.La notizia ha colto tutti in contropiede e a Caorle in molti ricordano Sabina, soprattutto da ragazza. Poi ha preso il volo, lasciando la città e trovando il suo futuro a Gorizia, una città che amava e dove voleva vivere con il suo Miha. —


 

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