Caorle: Benzinaio ed ex calciatore vinto dal tumore a 48 anni

CAORLE. Caorle e il Veneto orientale piangono un campione dei dilettanti che ha fatto battere i cuori di almeno tre squadre di calcio: il Caorle, di cui negli anni ’90 fu un simbolo, la Sangiorgese e il vecchio La Salute, tra la Seconda categoria e la Promozione.
Luigi Moretto, detto Gigi, si è spento per un tumore ieri alle 6, nella sua abitazione di La Salute circondato dall’affetto della moglie e del figlio: aveva 48 anni. Una passione, quella per il gioco del calcio, ereditata dalla famiglia. Il padre Mario Moretto è stato un arbitro molto apprezzato: scomparve due anni fa.
Gigi Moretto ha fatto la trafila nelle giovanili del Caorle ma poi si è trasferito a La Salute, e con gli juniores ha dato lezioni di calcio a tutti. Aveva poi fatto ritorno a Caorle giocando sulla linea delle punte e dietro. Il fiuto del gol e lo scatto sul breve erano formidabili; si sacrificava dietro e trascinava l’intera squadra. Le sue punizioni erano micidiali.
Calciava con grandi potenza e naturalezza la palla: la maggior parte delle volte finiva in gol, facendo esplodere la tribuna. Aveva un carattere, in campo e nella vita, superlativo: Luigi Moretto diceva le cose in faccia, e spesso lo faceva per il bene dell’interlocutore che aveva di fronte. Dotato di grande senso critico, non le mandava a dire quando, dal suo punto di vista, le cose non andavano per il verso giusto.
La famiglia Moretto era conosciutissima anche per avere gestito per decenni un distributore di carburanti all’ingresso di Porto Santa Margherita, la frazione in cui Gigi era cresciuto. Era lì che, nei pochi momenti lontani dal calcio, Luigi si rifugiava. Inconfondibile con la sua tuta grigia e gialla dell’Agip, trattava i clienti come persone di famiglia: immancabili le discussioni, anche accese, sull’esito delle gare dei dilettanti e dei professionisti.
Ieri il risveglio per molti caorlotti è stato traumatico. Non molti conoscevano le reali condizioni di salute di Moretto. Lascia un fratello, la madre, la moglie e un figlio piccolo. Il rosario verrà recitato domani alle 18 nella chiesa di Porto Santa Margherita dove mercoledì alle 15, verranno celebrati i funerali. «Sarai un angelo coi parastinchi» ha scritto un suo compagno di squadra «ma tu non li volevi mai».
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