Campalto, via libera al Piano integrato
La variante è stata approvata definitivamente dalla Regione

Palazzine a Campalto, il piano ridisegnerà il quartiere
CAMPALTO.
Approvata definitivamente la variante al Piano integrato di Campalto. La giunta regionale del Veneto ieri mattina ha posto la parola «fine» all'iter urbanistico di uno degli strumenti più importanti per una grossa fetta di territorio, che abbraccia tutta Campalto e con essa anche una parte consistente di gronda lagunare. A febbraio, prima delle elezioni, Palazzo Balbi aveva approvato alcune parti, per altre c'era stata una proposta di modifica controdedotta dal Consiglio comunale e nuovamente esaminata dopo la pubblicazione e i 90 giorni canonici. Ora, per la soddisfazione degli abitanti, nulla è più in sospeso. Lo strumento prevede poco meno di 2 mila nuovi potenziali residenti, che abiteranno in case costruite secondo criteri dell'ecosostenibilità e della bioedilizia. Molta parte risiederà in nuovi appartamenti unifamilari costruiti su filari a schiera lungo via Sabbadino. Il piano prevede 360 mila metri quadri di verde, 33 ettari e una buona dose di commerciale e pure ricettivo. E c'è la riqualificazione dei capannoni e fabbriche in gronda lagunare. Ma anche le strade e piazze, la ricucitura tra Villaggio Laguna e il centro, la riqualificazione di Punta del Passo. «Con la definitiva approvazione della giunta - commenta il vicepresidente del Consiglio comunale Saverio Centenaro (Pdl) - si mette la parola fine all'iter di questo atto urbanistico. Un percorso iniziato nel 2004 che ha coinvolto le istituzioni e la cittadinanza fin dalla sua stesura: nella fase della sua adozione da parte del Consiglio comunale nel 2005 sono state presentate ulteriori osservazioni dei cittadini, controdedotte e approvate dal Consiglio comunale nel 2006. Dal 2004 sono passati anni ed è già tempo di riprendere in mano la strumentazione urbanistica per adeguare, attraverso il Piano di assetto territoriale, le esigenze mutate del territorio tenendo in debita considerazione la qualità della vita dei cittadini, la questione idraulica, l'ambiente e le infrastrutture effettivamente necessarie». (m.a)
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