Cameriere in agitazione «Siamo sfruttate, basta»

Contratti (e retribuzioni) differenti per lavoratrici con le stesse mansioni, complicazioni a cascata nel cercare di contattare la sede centrale al minimo disguido e giornate di lavoro organizzate...
Foto Agenzia Candussi/ Baschieri/ Mestre, Novotel/ Presidio organizzato da ADL COBAS per i diritti dei lavoratori e lavoratrici degli hotel
Foto Agenzia Candussi/ Baschieri/ Mestre, Novotel/ Presidio organizzato da ADL COBAS per i diritti dei lavoratori e lavoratrici degli hotel

Contratti (e retribuzioni) differenti per lavoratrici con le stesse mansioni, complicazioni a cascata nel cercare di contattare la sede centrale al minimo disguido e giornate di lavoro organizzate quasi a cottimo: sono queste le ragioni che, ieri pomeriggio, hanno spinto le cameriere ai piani del Novotel di Mestre a protestare, organizzando un presidio estemporaneo davanti all’ingresso dell’albergo. Le dipendenti, in realtà, non rispondono direttamente alla dirigenza dell’hotel, ma a Velox, una ditta di Verona che ha ottenuto l’appalto del servizio, e proprio contro il gruppo con sede nel capoluogo scaligero si sono scagliate le venti donne che ogni giorno hanno il compito di pulire e sistemare tutte le camere della struttura di via Ceccherini.

«Lavoro qui da dodici anni, praticamente da quando ha aperto l’albergo», raccontava ieri una delle lavoratrici. «In questo tempo ho visto di tutto. Io stessa, quando sono passata di livello, ho finito per trovarmi meno soldi in busta paga; per sistemare l’errore ci hanno impiegato mesi e ancora avanzo degli arretrati».

«Tutte qui lavorano part time a cinque ore», spiegava Sergio Zulian di Adl Cobas, che ha seguito la vicenda, «ma in realtà l’azienda pretende che in quel tempo vengano completate un numero fisso di camere, trasformando di fatto il loro impiego in una sorta di lavoro a cottimo forzato; il risultato è che ogni giorno le cameriere devono trattenersi anche un’ora oltre il normale per terminare, tempo che poi non viene retribuito, anche perché in albergo non si timbra il cartellino e, anzi, le signore si vedono costrette a firmare l’uscita in anticipo».

Al Novotel, poi, mancherebbero i facchini, quindi certe mansioni vengono scaricate sulle spalle delle cameriere, già oberate di lavoro. «Come non bastasse», proseguono i sindacati, «quasi metà delle lavoratrici è inquadrata con un contratto diverso: le più anziane rientrano nella normativa per il turismo, le assunzioni più recenti seguono il contratto multiservizi e pulizie, che si traduce in circa un euro in meno all’ora; eppure tutte svolgono gli stessi compiti».

Lo stato di agitazione proclamato dal personale, che ha annunciato lo sciopero degli straordinari, ha comunque già avuto i suoi effetti: Velox ha convocare parti sociali e lavoratrici per la settimana prossima.

Giacomo Costa

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