Calle della Mandola, proteste per il cantiere: «Pronti a denunciare»
Il cantiere Italgas in Calle della Mandola crea disagi ai commercianti. Ritardi dovuti a errori nei materiali e al maltempo, con perdite di clientela per le attività locali

Sei mesi per la sistemazione di un ponte con venti gradini. E ora la prospettiva, quasi una certezza ormai, di trascorrere il Natale con il passaggio ostruito per metà e con le code di persone a fare ombra sulle vetrine dei negozi.
Sono pronti a muoversi «per vie legali» i commercianti di calle della Mandola, importante arteria del commercio e dell’artigianato locale, che collega campo Manin a campo Sant’Angelo, alle prese dall’estate scorsa con un cantiere di Italgas.
Il cantiere
Come non bastasse, in questi mesi più di qualche turista è inciampato ferendosi sulla parte mancante di pavimentazione del ponte. I commercianti a ridosso dell’intervento, poi, lamentano perdite di clientela per colpa di transenne e passerelle che deviano il traffico al di là delle vetrine.

«È una vicenda fuori da ogni ragionevolezza. Il cantiere semplicemente non va avanti», spiega Luca Zentilini, amministratore delegato del gruppo Lineadacqua, «Per noi c’è anche un danno patrimoniale. Perché la galleria risulta inaccessibile nei momenti di intenso traffico. Visti gli incassi medi possiamo dire di aver avuto una riduzione almeno del 30% a causa del cantiere nei mesi da giugno a ottobre. E in tutti i weekend».
Le protese per i ritardi
Le proteste per i ritardi, provocati da errori nella fornitura di alcuni materiali, avevano portato anche a segnalazioni alla polizia locale. Sulla questione, sollecitato dai commercianti della zona, nei giorni scorsi era intervenuto anche l’assessore al commercio Sebastiano Costalonga.
In base alle informazioni reperite dal Comune, non competente per il cantiere, e fornite da Italgas, il ritardo pare sia stato provocato da una consegna di materiale non idoneo.
Dal canto suo, Italgas aveva fatto sapere di essere «in attesa di ricevere il materiale ordinato per la posa delle cordonate in quanto la fornitura precedentemente ordinata ed arrivata in cantiere presentava difformità e quindi non si è potuto utilizzarla».
Altra informazione recuperata dagli uffici del Comune riguarda gli ulteriori ritardi che, secondo l’azienda, si erano concentrati nel mese di ottobre in quanto «a causa delle numerose acque alte» che avrebbero intralciato i lavori.
La nuova data prevista per la fine dell’intervento, cioè quella del 20 dicembre, sembra però essere un miraggio per la fine dei lavori. «Passremo Natale in queste condizioni», conclude Zentilini.
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