Ca’ Letizia ristorante stellato. Cena di pesce a 140 senza dimora

La mensa dei poveri di Mestre ha visto ai fornelli la chef Ljubica Ljù Komlenic, affiancata dal critico Edoardo Raspelli, Luca Faraon, Franco Favaretto, Andrea Caramello e Stefano Aldreghetti
Lo chef Edoardo Raspelli e il suo team cucina la cena per i senza tetto alla mensa Ca' Letizia di Mestre
Lo chef Edoardo Raspelli e il suo team cucina la cena per i senza tetto alla mensa Ca' Letizia di Mestre

di Roberto Massaro

MESTRE. La mensa sociale di Ca’ Letizia è stata trasformata per una volta in un gran ristorante. Ieri sera nella struttura che ogni giorno dà da mangiare ad oltre 100 bisognosi e senza fissa dimora, la cucina è stata presa in consegna da una squadra di cuochi professionisti, capitanati dalla chef internazionale Ljubica Ljù Komlenic e affiancati dal noto critico gastronomico Edoardo Raspelli. Alternandosi ai fornelli tutti i cuochi (ricordiamo anche Luca Faraon, Franco Favaretto, Andrea Caramello e Stefano Aldreghetti) si sono dati da fare per servire ai tavoli piatti davvero speciali, che sicuramente gli ospiti ricorderanno con piacere.

Menù a base di pesce, con una insalatina di mare alla caorlotta come antipasto, risotto con asparagi e gamberi di primo piatto (accolto con un applauso spontaneo dai tavoli), filetto di sanpietro al cartoccio con verdure e per finire torta e gelato. «Non abbiamo dato grande risalto all’iniziativa», spiega Stefano Bozzi, responsabile della San Vincenzo mestrina, «perché ci saremmo trovati in difficoltà a soddisfare tutte le richieste». Il solo passaparola, però, ha portato all’adesione di 140 persone, sistemate il meglio possibile in una sala che ne contiene al massimo 120. «È la prima volta che interveniamo nella struttura di accoglienza di Mestre», spiegano Ljù e i colleghi, «ma è nostra intenzione provare a ripetere l’esperienza per un lunedì ogni mese».

Al richiamo della solidarietà hanno risposto i cuochi (a titolo personale ma con l’adesione piena dell’Associazione Cuochi Venezia) e le insegnanti della scuola per parrucchieri “Personal Moda” di Marghera, che dai primi di maggio inseriranno nel tirocinio per i giovani parrucchieri anche l’esperienza del taglio di capelli offerto ai senza tetto, agli indigenti cittadini. Accolto con simpatia anche il volto noto della tv Edoardo Raspelli, per la prima volta a Mestre, ma già impegnato in iniziative analoghe nella sua Milano. «Il nostro impegno», ha detto Raspelli, «è forse poca cosa, ma importantissimo per dare un po’ di serenità a persone che loro malgrado, anche a causa della crisi, si trovano a dover gestire momenti di grande difficoltà, che con un semplice gesto di solidarietà possono essere affrontati con leggerezza e dignità».

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