Brugnaro annuncia «Alle Regionali una lista civica a sostegno di Zaia»

Il sindaco di Venezia propone un movimento trasversale con persone senza tessera che aiuti l’autonomia del Veneto
MICHELLE OBAMA ATTERRA ALL'AEROPORTO DI VENEZIA
MICHELLE OBAMA ATTERRA ALL'AEROPORTO DI VENEZIA

VENEZIA. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro pronto a scendere in campo il prossimo anno a sostegno della candidatura di Luca Zaia, per la terza volta, a presidente della Regione Veneto, con una propria lista civica autonomista regionale che ha intenzione di formare.

Brugnaro ha scelto la tribuna della “sua” Scuola Grande della Misericordia, che gestisce con una sua società in concessione pluriennale dal Comune di Venezia, e del convegno “Foglio Tech Festival”, organizzato dal quotidiano Il Foglio per annunciare una mossa politica di peso, che si lega in qualche modo anche alla sua possibile rielezione a sindaco di Venezia, anch’essa in agenda il prossimo anno con le Amministrative.

«Ho pensato, e vedrò se riuscirò a mettere insieme le forze necessarie» ha detto ieri Brugnaro dal palco della Misericordia stimolato dal direttore del Foglio Claudio Cerasa «di presentare una lista civica regionale, un movimento civico, penso in ogni caso in appoggio al presidente Zaia, per aiutare a fare in modo che il Veneto diventi sempre più autonomo e trasversale e riuscire a essere più aperti a tutti. Poi se questa proposta avrà successo, è possibile che si ampli. Io penso che questo tipo di federalismo, questo tipo di autonomia pensata in chiave di efficientamento possa andare incontro a tanta gente che oggi non riesce a trovare una collocazione».

Un appoggio aperto dunque di Brugnaro a Zaia con cui i rapporto si sono fatti sempre più solidi, con una sostanziale identità di vedute su tutti i grandi problemi del territorio, dal Mose alle Grandi Navi a Porto Marghera, nonostante qualche problema con la Lega, soprattutto a livello veneziano, che rivendica anche la presentazione di un proprio candidato alle elezioni a sindaco di Venezia del prossimo anno, di fatto contrapposto a Brugnaro, dopo l’exploit alle ultime Elezione Europee con quasi il 50 per cento dei voti raccolti a livello regionale.

Ma se appunto Brugnaro, che sta ampliando sempre più la sua azione politica del territorio con il sostegno della sua lista a diversi candidati sindaci del Veneziano e oltre begli ultimi anni, costituirà una lista autonomista pro-Zaia e se essa dovesse anche raggiungere un buon risultato, sarà politicamente difficile che la Lega in Veneto, e lo stesso Zaia in prima persona, possa contrapporsi a Brugnaro nella sua corsa alla rielezione a sindaco di Venezia. Il sindaco ha comunque da sempre sostenuto l’autonomia del Veneto richiesta da Zaia, sostenendo che il decentramento dei poteri a livello regionale può facilitare anche Venezia.

E se al Movimento Cinque Stelle e ai suoi esponenti più rappresentativi, primo fra tutti il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, non risparmia critiche, l’atteggiamento verso la Lega, anche al Governo, è decisamente più conciliante.

«Non do voti al Governo» ha detto anche ieri Brugnaro alla Misericordia «ma noto che c’è una parte più operativa ed una che si è persa e sono quelli del M5S. Questo è il mio parere sul Governo» ha ribadito Brugnaro. «Spero lo capiscano anche gli italiani che hanno il potere del voto e che adesso vedono proporre per ogni cosa un referendum, come per le grandi navi a Venezia, invece di soluzioni. Deroghiamo a un diritto, quello del suffragio universale che abbiamo conquistato con tanti sacrifici». Sta di fatto che da ieri è ufficialmente nato un asse anche elettorale, oltre che politico, tra Brugnaro e Zaia, con in ballo la doppia elezione a presidente della Regione e a sindaco di Venezia. Come a dire, «diamoci una mano». —


 

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