Bruciano le befane di Mira Porte e Dolo

Grande pubblico per le feste che come tradizione sono arrivate una settimana dopo l’Epifania

MIRA. Ein plein di pubblico per la Festa della Befana di Mira Porte. In 5mila, soprattutto famiglie con bambini hanno partecipato alla consueta iniziativa, che come da tradizione si tiene una settimana dopo i festeggiamenti canonici del 5 gennaio. Per tutto il pomeriggio la piazzetta settecentesca della frazione di Mira si è animata grazie agli appuntamenti organizzati dalla Pro Loco. Per l’occasione il centro è stato interdetto alle auto e la frazione che si affaccia sul Naviglio dalle 11 del mattino si è popolata di bancarelle con delizie di tutti i gusti. Dalle 14 si è tenuta poi la regata “dee

befane” a cura del Gruppo Remiero Rivierasco Mira – Oriago. A sbaragliare i competitori è stato il giovane Simone Vecchiato, che ha già partecipato quest’anno alla regata storica. Non sono mancati il mercatino dei bambini, un concerto di gruppi emergenti, passeggiate a cavallo, i balli di gruppo per i bambini e la consegna delle calze da parte delle

befane, un flash mob di danza e uno spettacolo folkloristico. Alle 18.30, immerso nella nebbia, è stato acceso il tradizionale falò della Befana piazzato su una chiatta sul Naviglio davanti a villa Principe Pio, cui è seguito uno spettacolo pirotecnico. «È stato davvero un grandissimo successo», spiega il presidente della Pro Loco di Mira, Michele Campalto. Ottimo gradimento insieme ai i mercatini, hanno riscosso anche lo spettacolo “i diavoli della frusta” e le passeggiate a cavallo per i bimbi. I commercianti del paese sono stati soddisfattissimi della riuscita dell’evento. Falò non solo a Mira Porte. Duemila persone hanno affollato ieri pomeriggio il centro storico di Dolo per partecipare alla “Festa della Befana”. La manifestazione, organizzata dall’associazione Terra dei Dogi, doveva svolgersi il 5 gennaio ma era stata rinviata per maltempo. Ieri, nonostante la giornata uggiosa, molte famiglie si sono recate in Piazza Cantiere e sotto lo Squero per assistere alla festa. Il programma ha visto la presenza di numerose

befane che hanno consegnato caramelle e zucchero filato ai bambini e uno stand gastronomico con cioccolata calda, vin brulè e dolci. Novità di quest'anno la presenza delle truccabimbi, mentre lungo via Mazzini è stato possibile fare un giro su una carrozza d’epoca trainata da due cavalli. Clou della festa il falò della “Befana” costruita sulla chiatta davanti allo Squero. Lo spirito goliardico ha colpito anche in questa occasione: alcune persone su Facebook, postando la foto della befana, hanno evidenziato una certa somiglianza con il sindaco Maddalena Gottardo. Dal canto suo il primo cittadino ha risposto con ironia tramite la sua pagina nel social network: «In effetti, qualche somiglianza c’è», ha scritto, «soprattutto per il sorriso che anche nei momenti più difficili non mi manca mai». Alle 17.30 si è acceso il Falò che ha infiammato il centro storico dolese e che ha rinnovato il rito propiziatorio delle previsioni per l’anno nuovo. Anche a Dolo, le falive sono andate verso occidente e quindi, secondo il detto popolare, l'anno che è da poco iniziato dovrebbe essere prospero.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia