Bordieri: «Siamo sotto organico»

Categoria perplessa: «Scioperi? Vedremo. Le tariffe? Sono basse»

Ci va bene tutto? Proprio no.Ma per lo standard di riservatezza proprio della categoria che è molto unita, attendiamo di conoscere le decisioni che prenderà il vertice nazionale». Carlo Bordieri, notaio a Jesolo e presidente del Consiglio notarile di Venezia non annuncia iniziative dei notai veneziani contro le liberalizzazioni introdotte dal governo Monti. In provincia di Venezia sono iscritti 67 professionisti ma quelli in attività sono 54. Solo 6 i nuovi colleghi che hanno iniziato l’attività la scorsa estate. «Siamo sotto organico e lo diciamo da tempo. Il problema sono i concorsi, finora gestiti male e che andrebbero snelliti. La preselezione informatica, da noi chiesta, è stata utilizzata solo negli ultimi anni». Bordieri, con 42 anni di servizio e vicino alla pensione commenta così la liberalizzazione delle tariffe. «Nel mio caso mi pare complicare andare a mercanteggiare con il cliente, si farà fatica. Certo ci si adeguerà e certo le tariffe avevano bisogno di risultare le più chiare possibile per la clientela che a volte fa fatica a comprenderle. Ma le nostre tariffe sono le più basse. Rispetto ai mediatori, la differenza è da capogiro». Difficile al momento, salvo decisioni del Consiglio nazionale del notariato, pensare ad uno sciopero dei notai. «Attendiamo di capire cosa farà la categoria a livello nazionale. Noi notai svolgiamo un servizio pubblico. Una causa legale puoi scegliere se farla o meno. Per una eredità o per una compravendita dal notaio ci si deve passare e oggi le tariffe si attestano sull’1 per cento per gli importi bassi. Certo spiace sentire parlare male delle professioni: se è vero che Monti ha parlato di tasse occulte, riferendosi alle tariffe, io gli rispondo dicendo che anche il compenso da senatore a vita è una tassa occulta per i cittadini».

Mitia Chiarin

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