Bidoni Caritas pieni Multe a chi lascia i vestiti usati per terra

Sanzioni da 200 euro per chi è individuato dalle telecamere Marin (Leidaa): «Creare un magazzino solidale in Comune»

SAN Donà

Sanzioni a chi lascia i vestiti usati davanti ai bidoni della Caritas, ribellione dei cittadini multati. Sono stati individuati con le telecamere di sorveglianza perché hanno lasciato i sacchi all’esterno, in particolare a San Pio X. Duecento euro di sanzione, ma i cittadini non ci stanno: «I bidoni erano stracolmi, non avevamo scelta. Il nostro è stato un gesto di generosità e ci siamo presi una multa per un disservizio che non è certo nostro».

In loro difesa è sceso in campo Andrea Marin, esponente del centrodestra, presidente regionale degli ambientalisti Lidaa. «Continuano purtroppo queste multe a chi lascia sacchi di abbigliamento usato davanti al cassonetto Caritas», denuncia, Marin, «poiché già pieno, come successo anche durante il precedente lockdown. Se il servizio non funziona a pieno regime, anche per colpa dei vincoli governativi imposti, non è giusto che debbano rimetterci i cittadini. Anzi, al contrario dovrebbe pagare chi non dà il servizio. Si ripetono le segnalazioni dei cittadini sui cassonetti gialli della Caritas che raccolgono abbigliamento da destinare alle persone in difficoltà. Non è raro inoltre vedere persone anziane o ragazzi», prosegue, «infilare le braccia e la testa nel contenitore alla ricerca del vestito adatto, rovistare e dopo una rapida cernita gettare, ciò che non serve, a ridosso del cassonetto. Scene purtroppo viste molte volte, sintomo di degrado e disperazione. Dall’altra parte, però, cresce la rabbia dei cittadini dei quartieri, perché il più delle volte chi va a rovistare lascia a terra quello che non interessa».

«La quantità di abiti che eliminiamo dai nostri armadi», conclude Marin, «è molto alta, e visto il periodo che stiamo passando, con molte famiglie in difficoltà economica, credo sia opportuno attraverso un “magazzino solidale” comunale, creare un vero e proprio mercato di abiti usati per dare un importante aiuto ai più bisognosi. La mia proposta all’amministrazione comunale è di mettere a disposizione un locale adibito a esposizione, dove raccogliere vestiario usato, ma riutilizzabile, per poterlo donare a chi ne ha bisogno, magari solo con un contributo libero, utilizzato per sostenere i costi vivi del servizio». —



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