Nuova biblioteca di Ca’ Foscari, strappo di Pontani: Il docente vota contro

L’accusa: «Dieci milioni di euro che avrebbero potuto essere investiti in altre iniziative a favore degli studenti»

Maria Ducoli
Il professor Filippo Maria Pontani
Il professor Filippo Maria Pontani

Il Consiglio di amministrazione di Ca’ Foscari ha dato il via libera all’investimento di 10 milioni di euro per la nuova biblioteca a Spirito Santo.

L’approvazione del progetto, il cui iter è ancora lungo, è avvenuta non senza qualche polemica, con un’astensione e un voto contrario, quello del prof di filologia classica, Filippo Maria Pontani che, stando alle voci di corridoio, sembrerebbe essere in corsa per il rettorato, anche se la data delle elezioni per scegliere il successore di Tiziana Lippiello alla guida dell’ateneo veneziano non è ancora stata fissata.

«Ho votato contro il progetto», spiega Pontani, «perché credo che i 10 milioni potrebbero essere impiegati per ben altre iniziative, sia edilizie che di finanziamento, a favore degli studenti».

Il docente ricorda che, per i fondi, ci sarebbe una “traslazione” di un finanziamento ottenuto dalla Regione per il diritto allo studio che andrebbe all’ex Caserma Pepe (futuro studentato al Lido), e che quindi libererebbe dieci milioni che l’ateneo potrebbe così investire per Spirito Santo. «Anche una biblioteca è un investimento per gli studenti, certo, ma credo che quelle risorse potrebbero essere usate diversamente, ad esempio per aumentare le borse di studio».

Oltre a un investimento diverso di quei dieci milioni, Pontani - e altri docenti con lui – critica proprio il progetto della nuova biblioteca a pochi passi dalla Salute, scomoda a detta del professore. La vicenda è legata a doppio filo con la biblioteca Cfz, alle Zattere, il cui contratto di locazione scadrà nel novembre del 2026 e potrebbe non essere rinnovato.

L’ipotesi di rescissione del contratto non è dettata dalla volontà dell’ateneo, alla base sembrerebbero esserci delle frizioni con la proprietà dell’immobile, che potrebbe essere intenzionata a non rinnovare il contratto d’affitto o a proporre un canone troppo elevato.

Nel resoconto della seduta del Cda che Pontani, come di consuetudine, ha inviato ai colleghi, fa notare che, vista l’incertezza della situazione di Cfz, «non è possibile deliberare senza sapere nel dettaglio che cosa ne sarà di quell’importante biblioteca».

Lo stabile alle Zattere, oggi, è tra i luoghi più frequentati dalla comunità studentesca grazie all’orario prolungato di apertura, anche nei fine settimana. Tra le mura dell’edificio, poi, trova casa parte della biblioteca di area linguistica e un suo possibile trasferimento allo Spirito Santo non è piaciuto nemmeno al Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati con la sua direttrice, Francesca Santulli, che ancora mesi fa aveva votato contro il progetto durante una seduta del Senato accademico, insieme al direttore del Dipartimento di economia.

«Spirito Santo è lontana dal centro della vita cafoscarina e non sarà attrattiva comportando così un ulteriore aggravio sulla Baum», fa notare ancora Pontani, « il vantaggio economico è assai incerto, perché è facile prevedere rialzi dei lavori su un edificio storico così delicato e vincolato, e in più perché il Protocollo d’intesa con il Patriarcato implica che ci facciamo carico a nostre spese anche della Biblioteca diocesana».

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