Bibione spiaggia accessibile «Progetto iniziato 3 anni fa che attira nuovi operatori»

Giuliana Basso rilancia “Bibione destination for all”: siamo la prima località a misura di disabile in Italia, ma continuiamo a migliorarci 
Rosario Padovano

inclusione

La ripresa post pandemia passa da Bibione e dal turismo inclusivo. Crescono di numero gli alberghi e i villaggi che adeguano i propri spazi concependoli per i turisti con disabilità. Lo si apprende da Bibione dove ieri sono stati illustrati alcuni numeri del progetto, ambizioso ma oggi a portata di mano, “Bibione Destination for All”, ovvero Bibione destinazione per tutti.

Al momento hanno aderito 14 strutture ricettive, due camping-villaggio, 4 agenzie con 16 appartamenti, 11 ristoratori e 15 commercianti sulla spiaggia tra alimentare e non. Scattano anche nuove offerte, poi, sull’alimentazione nelle strutture ricettive. La notizia ancora più positiva è che sono in arrivo nuovi operatori, pronti ad abbracciare il progetto più accessibile d’Italia, provenienti anche da fuori Veneto.

In tre anni è cambiato tutto, molto probabilmente anche la mentalità di chi opera con esperienza nel settore dell’accoglienza. Ci sono in Europa 140 milioni di potenziali turisti disabili, che dispongono di tempo e denaro e che non sanno, a volte, come trascorrere e soprattutto in quale luogo, le proprie vacanze. «Tre anni fa», ricorda una delle madri di questa iniziativa, Giuliana Basso, presidente di Bibione Live-Consorzio di Promozione turistica Bibione, «ha deciso di intraprendere un progetto ambizioso e complesso, perché richiede competenze tecniche e anche un cambio di mentalità».

Secondo Basso questo cambio di mentalità è avvenuto, ed è ancora in corso. «A Bibione sta crescendo una consapevolezza nuova. La località ha saputo cogliere la forza innovativa e diventare la prima destinazione turistica accessibile in Italia. Questo significa investimenti in strutture e formazione, ma anche capacità di correggere il tiro quando serve. Insieme a Roberto Vitali di Village for All abbiamo coinvolto tutte le categorie che hanno risposto con grande sensibilità e senso dell’imprenditorialità. Perché ricordiamo che il turismo ha molto da offrire alle persone con disabilità, ma c’è ancora molto da fare. In un mondo che vive sempre più a lungo, sapere interagire con la disabilità è fondamentale, oltre che un segno di civiltà».

Bibione, va rimarcato, si colloca tra le prime spiagge italiane per numero di presenze. Nel solo 2019 ha accolto oltre 5.700.000 turisti, provenienti per il 20% dall’Italia e per l’80% dall’Europa, in particolare da Austria e Germania, paesi particolarmente attenti al tema dell’inclusività. Sul tema dell'accessibilità dei disabili Bibione si sta giocando un futuro che, per molti degli operatori, è già presente. —



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