Bergamo: «Il sindaco ora lavori e freni l’autoreferenzialità»
VENEZIA
«Con 4.400 voti raccolti, più del Movimento 5 stelle, noi in Consiglio saremo presenti e uniti. La nostra lista rimane attiva, con il proprio simbolo e con il nostro impegno al fianco della rappresentante Cecilia Tonon. La supporteremo tutti assieme al meglio. Abbiamo dieci punti da realizzare per Mestre e Venezia».
L’ex sindaco democristiano Ugo Bergamo spiega che la lista moderata di appoggio a Baretta della coalizione di centrosinistra resterà operativa, pur nella autonomia a livello regionale e nazionale delle singole formazioni, e sarà un pungolo con l’opposizione per la maggioranza di Luigi Brugnaro. «Il sindaco ha vinto ma con la presenza della Lega non ha più la maggioranza assoluta del Consiglio. Oggi ha la maggioranza relativa. Ci aspettiamo che la sua amministrazione lavori al meglio per risolvere le emergenze della città», spiega Bergamo. «Per esempio, che faccia lavorare l’Agenzia per Marghera, rimasta lettera morta. Ci aspettiamo rispetto per l’opposizione, che saprà proporsi come costruttiva. E che l’autoreferenzialità non sia più metro di governo. Per fortuna riusciamo a portare in consiglio comunale consiglieri capaci e competenti che sapranno tenerla a freno. Per il bene della città».
La lista “Venezia è tua”ha messo assieme i moderati di Ugo Bergamo, i socialisti di Gigi Giordani, Italia Viva con i renziani coordinati da Alessandro Maggioni e PiùEuropa. Un laboratorio che ha sostenuto la candidatura di Baretta, con entusiasmo.
Bergamo, Giordani e Maggioni sono rimasti fino all’ultimo a fianco del sottosegretario candidato. «Baretta ha fatto più del massimo per far vincere il centrosinistra», insiste Bergamo, che ringrazia tutti i candidati in lista, che non sono riusciti ad essere eletti. Come il bengalese Clark Manwar, tra i primi nuovi cittadini veneziani, di origine straniera a correre per le elezioni comunali.
A rappresentare la formazione in Consiglio ci penserà la Tonon, alla prima esperienza in Comune ma già consigliera alla municipalità di Venezia, dove è stata presidente della commissione Urbanistica. Una donna attiva nell’associazionismo, conosciuta anche per il suo impegno per il decoro di Venezia con il gruppo “Masegni e Nizioleti”.
Nella municipalità di Venezia Murano Burano potrebbe ottenere un ruolo da delegato della squadra di Marco Borghi, il venticinquenne Stefano Colovini, figlio di Lorenzo, praticante avvocato presso lo studio di Alessio Vianello. «Siamo felici del suo risultato (165 voti) perché è un giovane capace, che intende proseguire l’impegno politico», dice Michele Scibelli, portavoce di PiùEuropa, «tanto che entrerà nei nostri organismi nazionali. Un bel investimento in idee nuove». —
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