Benzina scontata, rivolta contro Eni

Un funerale in piena regola, con tanto di sacerdote, cassa in legno, preghiere e benedizione finale, prima di andare in cimitero. C’era chi indossava una tuta, chi una divisa da carcerato. La salma? Il benzinaio del gruppo Eni.
Ieri mattina, una quarantina di lavoratori delle province di Venezia e Treviso del Gestori impianti stradali di carburanti (Gisc) aderenti alla Confcommercio hanno protestato al distributore di via Venezia a Scorzè per dire no alla «Iperself H24» che scatterà domenica primo aprile. In pratica, in ogni impianto è previsto un distributore automatico notte e giorno dove il carburante sarà a prezzo scontato. «Ma tutto questo», osserva il presidente di Gisc Treviso e coordinatore veneto Moreno Parin, «sarà fatto pagare ai benzinai, che non ci ricaveranno un soldo da questa operazione. Eni risparmierà due centesimi al litro perché non saranno caricati i punti della campagna You&Eni e per noi, con Iperself H24, i costi saranno folli, con il margine che passerà da 3,8 centesimi al litro a 1,8 e, in molti casi, addirittura allo 0,8. Alla fine, quello che rimarrà in tasca non basterà a pagare le spese. Chi ha aderito alle pompe automatiche, è solo il 20 per cento». Sul piazzale del distributore, sono state celebrate le esequie, cui è seguito un corteo. Attorno, i gestori avevano esposto svariati cartelloni: «Siamo in agonia ma non vogliamo l’eutanasia H24», «Eni tanta pubblicità, poca verità», «Qui giace un gestore Eni. Defunto dopo una lunga e grave concorrenza», «Nella banca finirem se all’H24 aderirem», «Eni ladrona, Gisc non perdona» e «Scaroni te a rot i maroni», «I carcerati mangiano, noi no».
Poi sulla bara in legno: «Dopo anni e anni di onesto lavoro, questo povero gestore è morto per mano di mamma Eni, che sempre lo ha elogiato, sempre premiato ma poi mamma Eni decide che non ha più bisogno del gestore e lo lascia morire di concorrenza». Per il 16 aprile, se Eni non ascolterà le istanze dei benzinai, è in programma una manifestazione, dove tutti indosseranno una divisa da carcerati. «La Iperself H24», continua Parin, «comporterà dei grossi problemi nella gestione dell’impianto, senza contare che ci rimetteranno pure i rapporti con i clienti, che andranno al distributore automatico più conveniente e il benzinaio lavorerà in perdita. Vogliamo prezzi bassi allineati con il resto d’Europa e chiediamo una riforma del settore con la modifica dei contratti tra compagnie petrolifere e gestori. Vanno rimossi gli ostacoli posti dalle lobby dei petrolieri».
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