Si sbloccano i lavori sul tetto della Basilica, interventi per tutto il 2025
Trovate le maestranze per i cantieri in piazza San Marco e il responsabile della sicurezza, gli operai pronti ad intervenire su rosone e falde

Si sbloccano i lavori per la manutenzione del tetto della Basilica di San Marco. I ritardi, accumulati in questi mesi nei due cantieri in carico al Provveditorato, sono stati provocati dalle difficoltà di reperire le maestranze da impiegare e un responsabile unico per la sicurezza dei due cantieri.
Già da questa settimana però, assicurano da Palazzo dei Dieci Savi, i lavori seguiti dall’architetto Giorgio Barbato potranno iniziare, giustificando così l’enorme montacarichi comparso ormai a inizio anno in piazzetta dei Leoncini e rimasto fino a questo momento inutilizzato.
I lavori attesi sul tetto della Basilica, i primi di una lunga serie, si dividono in due progetti distinti. Il primo, appunto, è quello relativo al primo stralcio dell’intervento sul tetto. Nel complesso, l’intero progetto riguarda il restauro sia dell’apparato ligneo sia delle lastre in piombo che compongono la sovrastruttura. Come spiegato all’epoca dalla Procuratoria stessa, le infiltrazioni provocate dalla pioggia e dall’umidità danneggiano i manti in piombo che sovrastano le cupole e le strutture in legno.

Il secondo progetto, fornito anch’esso dalla Procuratoria al Provveditorato dopo aver reperito i fondi necessari, riguarda invece la parte muraria sopra il rosone che guarda Palazzo Ducale.
Ora puntellata per evitare qualsiasi tipo di rischio, anche in questo caso il lavoro vero e proprio di restauro deve ancora cominciare. In questo secondo caso, tuttavia, già da qualche settimana gli esperti sono all’opera in laboratorio per la costruzione di una struttura in legno da utilizzare nelle fasi cruciali dell’intervento di recupero. Si stima che in questo caso i lavori possano finire entro settembre. Tempi più lunghi invece per il primo progetto, quello sulle lastre in piombo e sulla copertura, la cui durata è prevista almeno fino alla fine dell’anno in corso.
Nel complesso, tra tetto e parte muraria del rosone, si parla di un intervento da un milione e mezzo di euro. Stanziati e assegnati alle ditte, ma in questi mesi niente si è mosso. Un problema doppio, se si considera che le impalcature occupano oggi una piazzetta simbolica come quella dei Leoncini e che, al tempo stesso, lo stallo blocca anche la prosecuzione degli altri lotti previsti per il restauro del tetto (a carico, questi, della Procuratoria), particolarmente urgenti vista la delicatezza della Basilica.
In programma infatti ci sono altri cinque stralci (questi a carico invece della Procuratoria in qualità di stazione appaltante) di un lavoro che, secondo le stime dei tecnici, occuperà la sommità della Basilica almeno per un anno e mezzo. Ad oggi, comunque, l’unica novità riguardante il tetto della Basilica è invece il sistema di telecamere e allarmi per evitare rischi di incendi, installato dalla Procuratoria in via precauzionale.
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