Baretta, primi passi di alleanza ok di Pd, Psi e lista Bergamo

Prima tornata di colloqui per il candidato sindaco del centrosinistra Pierpaolo Baretta. Ieri nella sede del Pd a Mestre ha incontrato il suo partito, il Pd, i socialisti e Più Europa. Oggi toccherà ai rossoverdi, che dovranno sciogliere le ultime riserve, e ad Azione di Calenda. E un tentativo con le civiche di Un’Altra Città è possibile e 25 aprile.
Il «cronoprogramma» prevede la convocazione del tavolo per giovedì. «Chi ci sta ci sta, si parte», commentava ieri un dirigente del Pd.
Commenti molto positivi nel pomeriggio da parte degli alleati. «Abbiamo parlato in modo costruttivo di programmi e di cose da fare per rilanciare la città», dice Luigi Giordani del Psi, «Porto Marghera, Municipalità, Sfmr, residenza, lotta all’inquinamento. Clima ottimo».
Positivo anche il commento di Ugo Bergamo, ex sindaco ed ex assessore Udc della giunta Orsoni, a capo della lista civica «Venezia è Tua». La disponibilità e l’assonanza di Baretta si è dimostrata su tutti i temi cari al nostro movimento civico», dice, «dalla residenzialità nel centro storico alla sicurezza, città metropolitana e lavoro, rilancio della portualità, mobilità e salvaguardia ambientale. Tutti i passaggi d’ora in avanti saranno concordati e condivisi con il candidato sindaco e la coalizione che lo sostiene».
Consensi tra i partiti. Con una direzione allargata del Pd e i segretari Giorgio Dodi e Luciano Favaron che è proseguita per tutto il pomeriggio.
Stamattina l’atteso incontro con i rossoverdi. Che chiedono rassicurazioni su quattro delicati punti programmatici. Dove non sempre il Pd la pensa allo stesso modo. E dunque welfare, grandi navi fuori dalla laguna, verifiche tecniche sul Mose prima di andare avanti con i lavori. Ma la strada sembra in discesa. Un po’ meno facile il consenso delle civiche. «La candidatura Baretta si sta profilando come una proposta dei partiti», fa sapere il gruppo 25 Aprile, « si rende necessaria sempre di più la gamba civica. Che potrebbe anche avere un suo candidato alternativo al primo turno». Un’Altra Città possibile, unione di comitati e associazioni civiche, si riunisce invece lunedì per decidere. Nelle prossime ore incontrerà comunque Baretta. Potrebbe confluire nell’alleanza di centrsinistra. L’altra ipotesi è che si formi un raggruppamento civico insieme al 25 Aprile e ad altri gruppi. A quel punto i candidati sindaci in campo potrebbero essere cinque.
Due nell’area civica-centrodestra (l’uscente Luigi Brugnaro, appoggiato dalla sua civica fucsia, lista Panciera con l’ex ad di Thetis Antonio Paruzzolo, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia: il filosofo Stefano Zecchi, con la sua civica vicina i venetisti. Dall’altra parte il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta con il centrosinistra e i rossoverdi, Andrea Martini presidente della Municipalità ed ex Pd con «Tutta la città insieme».
Scelta difficile. «Perché andando divisi si perde», dicono in tanti. «Del resto, è la replica dei movimenti civici, «l’unità non si può fare ad ogni costo». Sull’altro fronte, quello del centrodestra, Brugnaro punta infatti a vincere al primo turno. Condizioni molto diverse dal 2015, quando al primo turno la Lega era andata da sola – con gli autonomisti – slavo pii accordarsi al ballottaggio con Brugnaro. Se Brugnaro non vincerà al primo turno, un’alleanza tra i candidati alternativi potrebbe essere competitiva. —
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