Bandiere e torce per contrastare il fenomeno

I prossimi giorni tocca a Marghera e San Giuliano, 50 i manifestanti
 Il presidio della Lega lungo le strade del sesso è iniziato giovedì sera, ma proseguirà anche nei prossimi giorni e si allargherà a Marghera, San Giuliano, ovunque i cittadini abbiano segnalato il problema. Muniti di bandiere, striscioni e torce, supporter e attivisti si sono posizionati all'angolo dello scambiatore di via Borgo Pezzana. Due distaccamenti si sono piazzati il primo all'altezza di Villa Salus, il secondo alla Favorita mentre Nadia Biasutti, da sempre in prima linea contro le prostitute, girava avanti e indietro in auto per controllare la situazione. Presenti oltre al parlamentare Corrado Callegari, il capogruppo in Comune Alessandro Vianello e ancora i consiglieri della Municipalità di Mestre al completo e Giorgio Ragazzoni (ex consigliere An). Sono rimasti ai bordi della strada, esibendo le bandiere fino all'una del mattino. Nessuna prostituta all'orizzonte da Mestre a Mogliano. Un'operazione perfettamente riuscita secondo la Lega. «Se volesse - il commento a freddo di Callegari - potrebbe fare lo stesso il Comune». «Per forza non c'erano prostitute - risponde il vicesindaco Sandro Simionato - le forze dell'ordine erano mobilitate per la loro farsa, un'operazione di pura e inutile propaganda. Se la situazione è quella che è, gran parte della responsabilità sta in capo proprio a chi ieri sera issava i vessilli della sicurezza, mentre in questi anni a Roma i loro capi, incollati alle loro comode poltrone, stanno facendo del loro peggio per rendere le nostre città sempre più insicure. Con una mano usano la scure per tagliare impunemente le risorse necessarie per operare sul campo e, con l'altra, si autoproclamano paladini della sicurezza». Il presidio ha suscitato curiosità tra le attività, specialmente quelle più colpite dal fenomeno, come il Nottambulo. «Ogni sera ce ne sono almeno 12 nell'arco di 500 metri - spiega il titolare della nota pizzeria - ma nessuno farà mai nulla. Per fortuna quelle di questa estate sono un po' più rispettose rispetto a quelle dell'anno scorso: se chiediamo loro di spostarsi di qualche metro dalla pizzeria lo fanno e attendono che gli portiamo le patatine fritte fuori, quando hanno fame». «Se la Lega mantenesse il presidio tutte le sere ci farebbe piacere - commenta il portavoce del comitato del Terraglio - se invece è per propaganda politica non serve a nulla, come non è servito a nulla due anni fa quando sono usciti due notti e poi han smesso. Noi conviviamo tutti i giorni con questa situazione che oramai non è più sopportabile. Il problema non si risolve a spot: con il Comune finora c'è stato un ottimo rapporto di collaborazione, purtroppo l'amministrazione dovrebbe avanzare proposte alternative come lo "zoning" che a Marghera è stato messo in atto ma qui no. Il nostro cruccio è che questa è una zona abitata, a Mogliano no». (m.a.)

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