Bancomat clonati Postamat manomessi

MARTELLAGO. Attenzione a non farsi clonare il bancomat. Nelle ultime settimane c’è una banda che sta colpendo nel Miranese e a essere prese di mira sono le carte Postamat di Poste Italiane. Nel solo...
ULSS 13 - Ospedale di Dolo ULSS 13 - Ospedale di Mirano
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MARTELLAGO. Attenzione a non farsi clonare il bancomat. Nelle ultime settimane c’è una banda che sta colpendo nel Miranese e a essere prese di mira sono le carte Postamat di Poste Italiane. Nel solo mese di febbraio ci sono state diverse decine di segnalazioni provenienti da Scorzè, Noale e, ultima in ordine di tempo, Martellago. Alcuni clienti si sono visti sfilare anche 600 euro, l’importo massimo consentito di prelievo.

Ma le somme rubate saranno restituite, come fa sapere l’azienda. Del caso, comunque, sono stati informati polizia postale e carabinieri.

Resta da capire come la banda abbia clonato le carte, ma non è escluso che possa aver messo mano proprio agli stessi sportelli. A inizio mese, alcune persone si erano rivolte nelle sedi di Noale e Scorzè per far presente la situazione ai direttori, mentre l’altro ieri è toccato al collega di Martellago sentirsi dire quanto successo. La banda avrebbe installato il dispositivo per copiare i dati della carta e poi, in fretta e furia, è andata in qualsiasi sportello a ritirare il denaro contante.

I clienti, del tutto ignari, una volta andati al bancomat per fare un prelievo, si sono visti la carta bloccata. Una decina di persone si è rivolta a Poste Italiane che, come succede in casi simili, ha già fatto sapere che il denaro sarà restituito e il bancomat è stato bloccato.

Ma il fastidio resta.

Gli inquirenti, comunque, sono sulle tracce dei ladri, sfruttando anche telecamere e videosorveglianza utili in questi casi.

In caso di prelievo dei soldi è sempre bene seguire alcune piccole attenzioni.

Prima di inserire la carta magnetica nella fessura dello sportello, verificare che non ci siano resti di silicone o profili aggiuntivi posticci, fare attenzione a pezzi di plastica aggiuntivi, residui di colla o mastice, che non ci siano graffi o ammaccature sul perimetro della tastiera fatte dai malviventi mentre hanno inserito la falsa tastiera.

Controllare che non si siano piccole telecamere e coprire con una mano quando si digita in codice segreto. Da ultimo, accertarsi che non spuntino fili dalla stessa tastiera e sia ben posizionata al sistema d’appoggio. Poste Italiane consigliano, in caso di impianti sospetti, di avvertire subito le forze dell’ordine, evitando di inserire la carta all’interno del bancomat: lo sportello potrebbe essere stato manomesso da ignoti.

Alessandro Ragazzo

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