Bancarelle uguali per tutti e “pianini” per i plateatici
La giunta approva il riordino delle aree di Torcello, San Bartolomeo, San Tomà Alla Giudecca concessi permessi per l’occupazione con sedie e tavolini sulle rive

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 14.06.2015.- Plateatici. Riva del Vin.
VENEZIA. Via alla rivoluzione dei pianini. Le bancarelle non spariscono e i plateatici aumentano. Ma il Comune ha avviato dopo molti anni il riordino delle aree a maggiore concentrazione di attività ambulanti e dei Pubblici esercizi. Ieri la giunta ha approvato tre delibere sui cosiddetti “pianini”, strumenti mirati a riordinare l’attività commerciale in zone di particolare passaggio. Definito per la prima volta la tipologìa del «banco tipo». Le nuove bancarelle saranno tutte uguali e di misure ridotte rispetto a quelle attuali. Saranno introdotte al posto del disordinato panorama che si vede oggi. «Ma coloro che faranno domande per la nuove concessioni, atto obbligatorio previsto dalla Direttiva europea Bolkestein», spiegano a Ca’ Farsetti, «dovranno impegnarsi a costruire il nuovo banco». I primi bandi saranno emessi già in autunno, per le autorizzazioni che scadono a fine 2018. Poi via via si faranno tutti gli altri. Entro il 2020 la situazione del riordino dovrebbe andare a regime. In cambio della disponibilità a ridurre le misure della bancarella e a uniformare le strutture, la categoria che ha partecipato a tutti gli incontri avrà la certezza di poter mantenere l’autorizzazione, che oggi si rinnova ogni anno, approvata anche dalla Soprintendenza, per 12 anni.
Per diventare operativa la delibera dovrà andare all’approvazione del Consiglio comunale. Come quella che riguarda il riordino di alcune aree dove convivono plateatici, sedie e tavolini di Esercizi pubblici, e autorizzazioni di occupazione del suolo pubblico per il commercio ambulante.
È il caso di Torcello, dove una bancarella sarà spostata dal sagrato della cattedrale, il chiosco delle bibite dalla chiesa alla fermata Actv. Gli altri pianini riguardano il campo San Bartolomeo. Dove rimarranno sedie e tavolini del bar vicini al monumento a Carlo Goldoni, leggermente ridotti come superficie. E anche le bancarelle che portano al ponte di Rialto. In campo del Ghetto a Cannaregio è stata concessa l’autorizzazione alla Casa di Riposo israelitica per un plateatico davanti al nuovo bar. A Sant’Aponal e San Tomà confermate le superfici ridotte dei due bar presenti nel campo.
La novità più importante riguarda la Giudecca. Confermate molte attività esistenti, sono state concesse nuove superfici in riva, in molti casi allargate ai nuovi bar e ristoranti che hanno aperto in fondamenta. «Abbiamo cercato di contemperare», dicono in Comune, «le indicazioni della Soprintendenza con le esigenze degli operatori». Adesso toccherà alle altre aree della città. Si prova a mettere ordine in un settore esploso negli ultimi anni. «Non saranno tolti posti di lavoro, ma anche gli operatori ci devono aiutare a far rispettare le regole».
(a.v.)
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