Autovelox attivati a Mestre, ecco le prime multe

Occhio, automobilisti, a non pigiare sull’acceleratore. Sono entrati in funzione dalla mezzanotte i nuovi autovelox, terrore di chi si troverà a percorrere le strade veneziane: cinque dispositivi tra via della Libertà e via Martiri, altri due sulla provinciale 81, la cosiddetta camionabile, uno in territorio veneziano e uno in comune di Spinea, nel complesso sette occhi elettronici puntati sulle auto in corsa.
Fischio d’inizio. Terminata la fase di sperimentazione dei nuovi dispositivi elettronici per il controllo della velocità posizionati dal Comune di Venezia e dalla Città Metropolitana, oggi sarà il primo giorno di attivazione dopo l’accensione scattata a mezzanotte. In questi giorni Comune e Città metropolitana hanno completato l’installazione dei segnali di preavviso e quelli indicanti il limite di velocità massimo da tenere per non incorrere in sanzioni.
Posizioni e limiti. Nel dettaglio, per i due autovelox che si trovano, verso Venezia, prima del Ponte della Libertà, uno sotto il cavalcavia di via Torino e l’altro prima dell’ingresso in via Pacinotti, il limite orario sarà di 70 chilometri orari mentre per i tre autovelox sulla regionale 14 - nei due sensi di marcia dei tunnel di via Martiri della libertà, tra San Giuliano e Treviso e il terzo dopo il cavalcavia oltre via Pasqualigo, verso la rotatoria del Terraglio - il limite è di 90. Per quanto riguarda, infine, l’autovelox di competenza della Città Metropolitana, lungo la camionabile per Spinea, sp 81 il limite è di 70 chilometri orari. Sempre da stanotte sarà acceso anche l’autovelox, sempre gestito dalla Città metropolitana, che si trova lungo la stessa camionabile, a Spinea, dove i limite però è di 50 chilometri orari. Nei giorni scorsi sono stati installati dei nuovi segnali rotondi sotto alla tabella di controllo elettronico, che indicano il limite. Cartellonistica voluta dall’assessore alla Mobilità.

L’assessore Boraso. «Con l’avvio dei nuovi punti autovelox», commenta l’assessore Renato Boraso, «si concretizza il percorso concertato tra Prefettura, Comune e Veneto Strade teso a mettere in sicurezza alcuni punti delicatissimi della nostra viabilità, come i passaggi pedonali posti fronte Fincantieri e via Martiri della Libertà, dove le vittime della strada si contano a decine. L’obiettivo è far rispettare i limiti con il solo fine di mettere in atto ogni misura che tuteli la sicurezza dei cittadini, non per fare cassa». Ripete: «Davanti al Vega il limite è 70 chilometri orari, lo ribadisco e c’è un incidente al giorno».
Tremila sanzioni. Tante, nel periodo sperimentale, le contravvenzioni di automobilisti che non hanno rispettato i limiti e che sarebbero stati multati se i velox fossero stati in funzione. «Il più massacrato», prosegue, Boraso, «è proprio il velox in prossimità del passaggio pedonale di via Righi. Sono comunque convinto che gli automobilisti non correranno e non saranno multati». «Il dispositivo posizionato dalla Città Metropolitana in un tratto di strada tra i più pericolosi», commenta il consigliere metropolitano delegato ai trasporti, Giorgio Babato, «persegue l’obiettivo di garantire un’efficace azione preventiva di contrasto al fenomeno dell’incidentalità legato agli eccessi di velocità. Già i dati raccolti durante il periodo di pre-esercizio sperimentale hanno evidenziato una sensibile diminuzione delle velocità. L’obiettivo è far rispettare i limiti di velocità con il solo fine di mettere in atto ogni misura che vada nella direzione di tutelare la sicurezza per i nostri concittadini».
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