«Autovelox a Mestre per fare cassa». Ma intanto le auto vanno più piano

Il Codacons si appella al Prefetto: «Pronti a impugnare la norma che li autorizza». Eppure davanti ai cartelli la velocità diminuisce. Lunedì i primi dati sulle multe
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, viale martiri della libertà/ Cartelli che segnalano la presenza degli autovelox
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, viale martiri della libertà/ Cartelli che segnalano la presenza degli autovelox
MESTRE. Dalla mezzanotte e un minuto di ieri, venerdì 21 aprile, sono entrati in funzione i cinque nuovi autovelox per il controllo della velocità posizionati dal Comune di Venezia e dalla Città Metropolitana di Venezia. 
 
Completata l’installazione dei dispositivi e di tutti i segnali di preavviso, con altri cartelli di segnaletica, lungo via della Libertà e via Martiri della Libertà, non ci sono più scusanti. I limiti di velocità massima sono noti a tutti e l’unico modo per evitare le multe è rispettarli. Frenando e infatti da ieri gli automobilisti sono prudenti.
 
 «I dati raccolti durante il periodo di pre-esercizio sperimentale hanno evidenziato una sensibile diminuzione delle velocità», ha spiegato il consigliere delegato della Città metropolitana, Giorgio Babato. I primi dati sulle sanzioni si conosceranno non prima di lunedì.
Autovelox tra Mestre e Spinea, le multe da mezzanotte
 Riepiloghiamo quindi i limiti in vigore: per i due autovelox su via della Libertà, uno sotto il cavalcavia di via Torino e l'altro prima dell'ingresso in via Pacinotti, il limite orario è di 70 chilometri orari. Per i tre sulla regionale 14, nei due sensi di marcia dei tunnel di via Martiri della Libertà e in quello dopo il cavalcavia oltre via Pasqualigo, verso la rotatoria del Terraglio, il limite è di 90 chilometri orari. Per l’autovelox della Città metropolitana sulla Sp81 (al chilometro 7+315), il limite è di 70 chilometri orari. 
 
Ma le lamentele continuano. Un automobilista scrive al nostro giornale per segnalare che dove ci sono gli autovelox in via Martiri della libertà «di incidenti non ne ho mai visti. I punti più critici di questa arteria stradale di Mestre sono gli incroci con via Porto di Cavergnago (dove qui negli anni sono avvenuti diversi incidenti ed anche di mortali), via Pasqualigo e l'incrocio all'altezza del deposito Actv».
 
 Valeriano Rampin, quindi, accusa: gli autovelox «saranno dei veri e propri bancomat a favore del Comune di Venezia». Come lui la pensano in tanti. Ma via Martiri della Libertà, secondo dati di Aci e Istat, è una strada ad alta incidentalità. E anche l’assessore Boraso ha ricordato che con questo provvedimento si mettono «in sicurezza alcuni punti delicatissimi della nostra viabilità, come i passaggi pedonali posti fronte Fincantieri e via Martiri della Libertà, dove le vittime della strada si contano a decine».
Autovelox tra Mestre e Spinea, le multe da mezzanotte
 Il Codacons invece critica la manovra del governo che per correggere i conti pubblici prevede «una misura che permetterà alle amministrazioni delle grandi città di disseminare le strade di autovelox e utilizzare i proventi delle multe elevate da tali strumenti per fare cassa e coprire i buchi di bilancio». Il Codacons chiede l’intervento «dei prefetti e si dice pronto ad impugnare la norma per tutelare gli automobilisti». Ma gli autovelox sono stati autorizzati proprio dalla Prefettura. 
 
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia