Mestre, la verve di Alice Guerra manda in delirio via Poerio
Tutti pazzi per l’influencer scrittrice TikToker che ha fatto della parlata mestrina e del suo dialetto ancora più local, il suo punto di forza capace di strappare risate genuine a giovani e meno


«Ettore è all’asilo, ho preso le pastiglie calmanti, mi sono lavata ma dopo mi laverò ancora perché me manca soeo saver spussa de scagion. Non capisco se è caldo o freddo, non capisco come vestirmi, ho ancora il doppio mento».

La simpatia di Alice Guerra, la mestrinissima "Bridget Jones del Nordest" ha conquistato il pubblico di via Poerio, arrivato per lei, con tanto di libro in mano e maglietta in tinta, pronto a fare due risate, rispondere a tono, levarsi qualche curiosità e ascoltare la propria beniamina, una di noi. Donne soprattutto.
Ultimo appuntamento dei festeggiamenti per i dieci anni di attività della libreria Ubik di Mestre quello di mercoledì 30 aprile alle 18.30. Alice Guerra ha presentato davanti a un pubblico in delirio il suo ultimo libro, “Non chiamatemi Jessica Fletcher”.
Insomma, dai social ai volti delle persone. Quelle vere, arrivate per passare un’oretta con lei. Faccia a faccia e non via “like” e cuoricini. La parte più bella.
L'autrice ha dialogato con Angela Lombardo, le letture curate dall'Associazione "Voci di Carta".
E poi spazio aneddoti, qualche spoiler, curiosità e vita vissuta, quella di Alice. Che racconta la sua quotidianità, ridendo dei difetti e sdrammatizzando gli sgambetti della vita con una battuta. Rigorosamente con la “r” di Marghera.
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