Auto e tende in spiaggia libera

Dolfin (Lega): «Ne ho contate 4 parcheggiate a Ferragosto»
Auto e tenda «percheggiate» a Ferragosto sulla spiaggia libera
Auto e tenda «percheggiate» a Ferragosto sulla spiaggia libera
 
SOTTOMARINA.
Il fenomeno è relativamente nuovo, ma ha già un nome: beach-parking, ovvero parcheggio sulla spiaggia. No, non vicino, accanto o presso la spiaggia, ma proprio sulla sabbia, nel bel mezzo dell'arenile e, magari, con tanto di accampamento di tende attorno al veicolo. Un modo «alternativo» di parcheggiare. Comodo, suggestivo, ma decisamente vietato. E' stato messo in pratica la notte di Ferragosto da qualcuno che ha pensato di dare un tocco di «nuovo» alla tradizione di dormire sotto le stelle. E se la Capitaneria di porto, il 16 mattina, riferisce di gruppi di persone scappate dalla spiaggia, alla vista delle divise, afferrando la tenda con una mano e i vestiti con l'altra, non è dato sapere quando e come le auto in questione si siano tolte dal posto abusivamente occupato. «Io ne ho viste quattro - racconta il consigliere comunale Marco Dolfin - parcheggiate in spiaggia libera. Zona Valentino, Cayo Blanco, per capirci. Ora non credo che perché la spiaggia è libera ci si possa fare tutto quello che si vuole. Turisti e pendolari non possono farsi padroni della città o della sua spiaggia, impiantandoci dei veri e propri villaggi e, adesso, mettendoci anche la auto. Oltretutto si tratta di aree la cui pulizia pesa, poi, sulla collettività». E per una voce che tuona contro il comportamento maleducato dei turisti, ce n'è anche una che tira le orecchie ai concittadini chioggiotti. «In spiaggia libera, e sulla diga in particolare, si verificano dei comportamenti inaccettabili per una località che vuole fare del turismo il suo motore economico - dice Alessandro Penzo - cani che vengono portati a fare il bagno accanto alle persone; motorini e bici che circolano sulla diga con i conducenti che ti gridano di scansarti, quando sono loro a non poter passare; gente che pesca con canna e lenza, col rischio di "agganciare" chi sta prendendo il sole». Insomma, l'elenco dei comportamenti «anomali» potrebbe essere lunghissimo, ma tutti concorrono a sminuire il rating di Sottomarina, almeno per quel che riguarda la spiaggia libera.  Per Dolfin occorre «rivederne l'utilizzo, anche a costo di metterla in concessione. Oppure si faccia un piano di riqualificazione per tutelarla al meglio, con dei servizi minimi annessi. Avevo fatto questa proposta quando si è discusso il piano dell'Arenile ma ancora oggi, nonostante il parere positivo degli uffici preposti, siamo ancora all'anno zero». E Penzo aggiunge: «So che mancano le forze dell'ordine per sorvegliare tutto, ma perché non pensare a dei volontari ambientali sulla spiaggia libera?».

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