Ata Italia non ritira i tredici licenziamenti

I sindacati annunciano un altro presidio sabato in aeroporto. Aggiornato l’incontro sulla clausola sociale

Ata Italia – una delle tre società di handling che all’aeroporto Marco Polo fornisce i servizi di terra agli aerei passeggeri – non ha ritirato i 13 licenziamenti e ha altresì ufficializzato la notizia che dal prossimo autunno cederà tutte le sue attività negli scali italiani alla francese Wfs.

I tredici lavoratori interessati dal provvedimento hanno impugnato per via legale il licenziamento comunicato giovedì scorso, giorno in cui al Marco Polo è scattata una protesta improvvisa dei lavoratori che ha causato disagi e ritardi ad alcuni voli. «L’azienda si era impegnata a ritirare i licenziamenti per avviare ad un accordo che garantisca gli organici attraverso una maggiore flessibilità delle prestazioni lavorative nell’arco dell’anno», ha spiegato la Filt-Cgil veneziana, annunciando per sabato prossimo – vista l’impossibilità di scioperare per la precettazione già annunciata dal Prefetto di Venezia – un presidio dei lavoratori in aeroporto a Tesser a.

«Ci aspettiamo che i dirigenti di Ata Italia, come promesso, facciano un passo indietro sui licenziamenti – ha spiegato ieri la segreteria della Filt-Cgil veneziana – e vengano di nuovo al tavolo del negoziato per costruire un piano di gestione degli organici che non preveda tagli di presunti “esuberi” alla vigilia della cessione dell’attività alla Wfs che ha già avuto le certificazioni dall’Enac per poter operare negli scali italiani».

Ieri, al Marco Polo, si è tenuto anche il primo incontro tra i tre handler (Ata, Aviapartner e Gh), L’Enac e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, convocato dal gestore Save spa al fine di rivisitare – come chiesto dallo stesso Prefetto al tavolo convocato nei giorni scorsi – l’accordo sulla cosiddetta “clausola sociale” che stabilisce le regole per la ricollocazione dei lavoratori da un handling ad un altro sulla base di specifici criteri che dovrebbero garantire i livelli occupazionali e la qualità dei servizio offerti alle compagnie aeree e ai passeggeri. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb veneziane, hanno ribadito che la scheda di applicazione della clausola sociale, messa a punto nell’autunno scorso, «è superata e va subito rivista e adeguata alla realtà, garantendo tutti le figure professionali». Dopo un’ora di discussione, le tre aziende hanno convenuto di rivedere, come chiesto dai sindacati, le regole che debbono entrare in funzione ogni qual volta c’è un cambio di contratto tra compagnie aeree e fornitori dei servizi di terra. Il prossimo incontro è stato messo in calendario per l’8 o il 9 luglio prossimi. L’intento è di arrivare a ridefinire, insieme a Save, le regole prima del nuovo cambio di contratto di servizio che entrerà in vigore, nel prossimo autunno, per la compagnia tedesca Lufthansa. (g.fav.)

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