Asl 12, Dal Ben punta sulla continuità

Confermati due direttori su tre. Tra le priorità l’attivazione delle strutture territoriali e degli ospedali di comunità
Caiaffa Venezia 25.11.2011.- Ospedale Civile di Venezia.- Interpress
Caiaffa Venezia 25.11.2011.- Ospedale Civile di Venezia.- Interpress

Si tratta di un piano all’insegna della continuità. Dal Ben ha riconfermato al suo fianco il direttore amministrativo Fabio Perina e il direttore sanitario Rita Finotto. La novità è rappresentata dall’arrivo di Gianfranco Pozzobon, direttore dei servizi sociali e delle funzioni territoriali, che prende il posto di Claudio Beltrame, che andrà in pensione.

Ospedale dell’Angelo. Si sta valutando se fare ricorso alla Corte d’Appello sulla sentenza dello scorso luglio del collegio arbitrale, relativa al lodo sul project financing dell’Ospedale dell’Angelo. Il Tribunale aveva infatti riconosciuto che il contratto con le sette ditte raggruppate nell’associazione di impresa (Ati) che realizzò l’ospedale, firmato da Antonio Padoan (predecessore di Dal Ben), era troppo pesante per la parte pubblica. Il collegio aveva imposto una riduzione del canone complessivo (circa 7 milioni all’anno). Troppo poco per l’Asl 12 che nei prossimi giorni potrebbe presentare ricorso.

Padiglione Gaggia. A breve l’Asl 12 renderà noto il nome del vincitore dell’appalto per la realizzazione del nuovo Padiglione Gaggia che attualmente ospita Radiologia e Oncologia e che dovrebbe in futuro accogliere anche Ematologia. Le offerte sono state circa 14, con una base d’asta di 6 milioni e 700 mila euro in 730 giorni di lavoro per adeguare i sistemi sismici e antincendio.

Patrimonio. Il piano di alienazione che prevedeva di vendere un centinaio di appartamenti tra Venezia e Mestre, un tempo messi tutti insieme all’asta, ora sono stati separati. Dalla vendita di quattro immobili si è incassato un milione. Tra i beni alienabili più rilevanti c’è anche l’Isola delle Grazie. Strutture territoriali. Dopo quella sperimentale di Marcon l’Asl 12 amplierà il numero di queste strutture, importanti soprattutto per garantire una migliore assistenza ai malati cronici. Questo grazie anche al maggiore coinvolgimento (anche in termine di orario) dei medici di base. Dopo Marcon, una volta che la Regione avrà definito l’istruttoria e i pagamenti, partiranno anche le strutture territoriali di Quarto d’Altino, altre due a Mestre e, in centro storico, quasi certamente al Giustinian. L’obiettivo è di attivarle tutte entro fine 2017.

Ospedali di comunità. Entro il 2017 dovranno partire gli ospedali di comunità, un altro tipo di struttura intermedia, ancora in attesa di autorizzazioni varie. Si attende la programmazione dell’obiettivo regionale veneto in cui verranno fissati i tetti di spesa generale e i vincoli di costo che saranno quelli da seguire anche a livello locale.

Vera Mantengoli

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